Le mosse di Nunzia

NON PARLO con Nunzia De Girolamo, ex-ministro dell’Agricoltura, da oltre un anno. Proprio perché l’ho conosciuta, preferisco non entrare nel merito delle intercettazioni che hanno finito per metterla sulla graticola. Se le frasi discutibili che ha pronunciato si riferiscono all’epoca in cui era una semplice deputata, spero che da ministra si sia ravveduta.Anche se un episodio, […]

NON PARLO con Nunzia De Girolamo, ex-ministro dell’Agricoltura, da oltre un anno. Proprio perché l’ho conosciuta, preferisco non entrare nel merito delle intercettazioni che hanno finito per metterla sulla graticola. Se le frasi discutibili che ha pronunciato si riferiscono all’epoca in cui era una semplice deputata, spero che da ministra si sia ravveduta.Anche se un episodio, sia pur piccolissimo, mi ha lasciato qualche dubbio. La premessa è che siamo stati quasi compagni di banco, alla Camera, per cinque anni. Dopo un lungo silenzio, nel dicembre scorso, poco prima che scoppiasse il suo caso, avevo mandato a Nunzia un messaggino telefonico chiedendole di rilasciarmi un’intervista. Il tema avrebbe dovuto essere l’ Expo di Milano e il futuro dell’alimentazione. La De Girolamo mi aveva laconicamente risposto dandomi del “lei” e chiedendo di rivolgermi alla sua addetta-stampa. Non mi aspettavo salti di gioia, ma il “lei” proprio no: se è vero che il potere logora chi non ce l’ha, è altrettanto vero che lo stesso può fare girare la testa a chi non possiede i necessari antidoti.

AL DI LA’ delle vicende personali, credo che l’ex titolare dell’Agricoltura sia stata molto abile a giocare d’anticipo (ma il marito, Francesco Boccia, braccio destro di Letta, come l’ha presa?) con le dimissioni prima di un eventuale voto di sfiducia del Parlamento. Non solo, così facendo, ha attribuito ogni colpa al governo che non l’avrebbe sufficientemente difesa. In questo modo, Nunzia ha pure acquisito qualche merito presso il suo vecchio partito, Forza Italia, tanto che, secondo indiscrezioni, Berlusconi sarebbe pronto a riprendersi la pecorella smarrita. Spero proprio che non sia così perché l’eventuale ripescaggio si tradurrebbe in un’ulteriore perdita di credibilità di una classe politica sempre più criticata. Penso, infatti, che un autorevole membro di governo, anche se adesso è smontato di sella, non debba passare da un partito all’altro, a seconda di come gira il vento, finendo pure per rimangiarsi tutto quanto fatto e dichiarato solo due mesi prima. A tutto c’è un limite, anche per la bella Nunzia.

giancarlo.mazzuca@il giorno.net