OGNI GIORNO, ormai, i mari dell’Italia vengono solcati da tante corazzate Potëmkin. Finora le navi russe erano approdate nel Belpaese, in numero notevole, solo per un intervento altamente meritorio: le operazioni di soccorso dopo il terremoto di Messina del 1908. Ma oggi le vediamo dappertutto nel senso di “boiate pazzesche”, secondo la versione di Paolo Villaggio a proposito del film di Ejzenstejn. “Boiate pazzesche” nella politica, ma anche, spesso e volentieri, nel mondo dell’informazione che serve da megafono alle manovre di Palazzo. L’ultimo esempio è l’indiscrezione, riportata in evidenza da un giornale romano, secondo cui Berlusconi avrebbe dato via libera alla candidatura di Bersani per il Quirinale. Mi chiedo: è mai possibile una simile ipotesi? È vero che il Cavaliere ha tutto l’interesse a togliersi di mezzo il segretario del Pd dal prossimo governo, ma, in questo caso, il “promoveatur ut amoveatur” del politico di Bettola sarebbe un suicidio per il Pdl e per l’Italia intera. Una “boiata pazzesca”, appunto.