La riscossa dei giornali

Quando ho mosso i primi passi nel giornalismo, avevo il delicato incarico di consegnare al capotreno il fuorisacco, un bustone bianco che conteneva gli articoli e le foto per la pagina di cronaca locale che sarebbe stata stampata, nella notte, nella tipografia della sede centrale del giornale. La premessa per far capire che, da sempre, […]

Quando ho mosso i primi passi nel giornalismo, avevo il delicato incarico di consegnare al capotreno il fuorisacco, un bustone bianco che conteneva gli articoli e le foto per la pagina di cronaca locale che sarebbe stata stampata, nella notte, nella tipografia della sede centrale del giornale. La premessa per far capire che, da sempre, sono uno strenuo difensore dei giornali tradizionali che considero “la preghiera laica del mattino”, come diceva Hegel. Fino all’altro giorno potevo, data la crisi dei quotidiani, anche essere scambiato per uno di quei soldati giapponesi che continuarono a combattere nella foresta nonostante la capitolazione dell’Imperatore, ma oggi sono molto più ottimista sul futuro della carta stampata.

La ragione? Mister Amazon, al secolo Jeff Bezos, il re del web, ha appena acquistato il “Washington Post”, una leggenda del giornalismo mondiale, con la scoperta, nel 1973, dello scandalo Watergate, grazie all’abilità di due cronisti come Bob Woodward e Carl Bernstein. Non più tardi di dodici mesi fa, proprio Bezos aveva vaticinato che, nel giro di un ventennio, i giornali di carta sarebbero diventati “out”. Oggi il nostro guru si è, evidentemente, ricreduto tanto che ha messo mano al pingue portafoglio personale per acquistare la storica testata. È evidente che Mister Amazon — che, come fiuto negli affari, non è secondo al fiuto giornalistico dei due Pulitzer del Watergate —, ha individuato sinergie molto interessanti tra la Rete, gli acquisti sul web e i giornali tradizionali. La migliore risposta a coloro che avevano già cantato il de profundis per i giornali di carta. Di carta sì, ma non di cartapesta.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net