La “prima” di Muti a Sant’Ambrogio?

Gli uomini del Presidente mi fanno sapere che Riccardo Muti è persona degnissima di ricevere il laticlavio a vita ma che, per una questione di correttezza nei confronti del prossimo inquilino del Quirinale, Napolitano lascerà l’alto onore, sempreché il successore sia d’accordo, al nuovo Capo dello Stato. In altre parole, se tutto andasse bene, il Maestro potrebbe diventare senatore a vita verso la fine dell’anno. Ancora una […]

Gli uomini del Presidente mi fanno sapere che Riccardo Muti è persona degnissima di ricevere il laticlavio a vita ma che, per una questione di correttezza nei confronti del prossimo inquilino del Quirinale, Napolitano lascerà l’alto onore, sempreché il successore sia d’accordo, al nuovo Capo dello Stato. In altre parole, se tutto andasse bene, il Maestro potrebbe diventare senatore a vita verso la fine dell’anno. Ancora una volta, dunque, Re Giorgio dimostra più il “british style” che il carattere partenopeo: tanto di cappello, anche se, personalmente, continuo a ritenere che la nomina del celebre direttore d’orchestra (e non il varo dei saggi) sarebbe stato il modo migliore per concludere il suo settennato congedandosi con un riconoscimento alla cultura che fa grande l’Italia all’estero.

Ringrazio tutti i lettori del “Giorno” che, in questi giorni, ci hanno inondato di “mail” per appoggiare (o criticare) la nostra proposta: sono sempre più convinto che l’iniziativa non resterà lettera morta. Tanto che, quasi quasi, azzarderei una scommessa: che Muti diventerà senatore a vita il prossimo Sant’Ambrogio. Sarebbe davvero una grande “prima”.