La nostalgia? Le onorevoli mozzarelle

SUL “GIORNALE” un simpatico ritratto di un ex deputato salernitano del Pdl, Pasquale Vessa, mostra che, c’è qualcuno che, uscito dal Parlamento, non rimpiange affatto l’attività di Montecitorio. «Se prima mi sentivo dentro una Panda, ora sono alla guida di una Ferrari», dichiara l’amico Pasqualino riscopertosi imprenditore. «Sono rinato, basta pigiare bottoni in aula!». Sono […]

SUL “GIORNALE” un simpatico ritratto di un ex deputato salernitano del Pdl, Pasquale Vessa, mostra che, c’è qualcuno che, uscito dal Parlamento, non rimpiange affatto l’attività di Montecitorio. «Se prima mi sentivo dentro una Panda, ora sono alla guida di una Ferrari», dichiara l’amico Pasqualino riscopertosi imprenditore. «Sono rinato, basta pigiare bottoni in aula!». Sono contento per lui perché, a prescindere dai vitalizi e dagli interessi di bottega, è bello essere di nuovo padroni di se stessi e delle proprie azioni, alla faccia della Casta. Ma in che modo si è riciclato Vessa? Con un’impresa che, ovviamente, non poteva che puntare sul riciclaggio: in questo caso nel settore delle energie rinnovabili. Non poteva andare diversamente, tenendo conto della carica d’energia che il vecchio collega ha accumulato negli ultimi cinque anni. Ma Vessa non è solo nella schiera dei parlamentari antinostalgici. Ce ne sono tanti altri, compreso il sottoscritto. Che ha un solo rimpianto: le mozzarelle campane che Vessa produce in maniera artigianale e che mi mandava sempre per Natale. Altro che fonti rinnovabili!

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net