SIAMO circondati dalla “Grande bellezza”. Non c’è giorno che passa senza che qualcuno, a cominciare da Matteo Renzi , non prenda in prestito la vittoria agli Oscar del film di Sorrentino per magnificare le virtù italiche. A sentire il premier, l’altra sera da Fazio, sembrava quasi che fossimo la locomotiva d’Europa. Altro che tedeschi… È giusto dare la carica agli italiani in un momento di sconforto generale, è giusto, giustissimo, rimotivare un popolo in ginocchio, ma attenzione a non esagerare. È vero, come ha scritto pure il nostro giornale, che negli ultimi tempi abbiamo fatto i compiti a casa, tanto che i nostri avanzi primari sono ragguardevoli, ma non possiamo, però, confondere le idee ai cittadini: il nostro debito resta una enorme palla al piede. Si rischia di fare il gioco delle tre carte in cui il sindaco d’Italia sembra già molto bravo. Un caso? È importante tagliare le tasse in busta paga – e domani dovrebbe essere il giorno X – ma attenzione a non dare qualcosa agli italiani con una mano, in pompa magna, e riprenderselo con l’altra, in sordina. Perché Renzi non ha parlato, l’altra sera, anche della possibile stangata fiscale sulle seconde case? Non vorremmo, insomma, che questo inno alla “Grande bellezza” del Belpaese e del “made in Italy”, si tramutasse, poi, in una “Grande schifezza”. Alla faccia  di Sorrentino e di tutti i suoi connazionali.
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