Il ritorno dei marò: Napolitano risponde

SEMBRA QUASI, almeno così mi illudo, che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, abbia voluto rispondere a distanza alle sollecitazioni del nostro “Buongiorno” che, lunedì mattina, chiedeva che fine avessero fatto i due marò italiani segregati nella nostra ambasciata in India. Poche ore dopo il corsivo del “Giorno”, ecco la risposta dell’inquilino del Quirinale, nella […]

SEMBRA QUASI, almeno così mi illudo, che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, abbia voluto rispondere a distanza alle sollecitazioni del nostro “Buongiorno” che, lunedì mattina, chiedeva che fine avessero fatto i due marò italiani segregati nella nostra ambasciata in India. Poche ore dopo il corsivo del “Giorno”, ecco la risposta dell’inquilino del Quirinale, nella giornata delle Forze Armate. Assieme ai ministri Bonino e Mauro, ha assicurato il massimo impegno per portare a casa i due fucilieri Girone e Latorre. Non ci possono essere, infatti, altri rinvii nel dirimere una spinosa questione internazionale che, dopo gli entusiasmi iniziali, era finita nel dimenticatoio perché in molti sono restati scottati toccando i fili indiani. Nessun politico ha, però, risposto alla seconda parte della rubrica in cui scrivevamo che, a posteriori, avremmo dovuto trattenere i marò, facendoli arrestare, quando, qualche mese fa, erano stati autorizzati a venire in Italia per pochi giorni. Ci ha scritto, invece, da Roma, il generale di brigata della riserva, Ferdinando Termentini, che aveva anticipato la nostra idea con un esposto in cui allora sollecitava una misura cautelare per i due marò proprio per evitare il ritorno in India. Nessuna risposta alla sua richiesta e ora il generale torna alla carica dalla Procura della Capitale: perché il suo esposto non è stato accolto? Ma, ormai, è troppo tardi.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net