Il crimine a Milano? H24

Ogni giorno ha la sua croce: ieri, a Milano, è stata la volta di Zam, il centro sociale di via Olgiati sgomberato dalla polizia che ha dovuto fronteggiare la resistenza passiva dei giovani. Scene da guerriglia urbana con le barricate date, poi, alle fiamme per fare sentire alla città, da vicino, anche il calore del […]

Ogni giorno ha la sua croce: ieri, a Milano, è stata la volta di Zam, il centro sociale di via Olgiati sgomberato dalla polizia che ha dovuto fronteggiare la resistenza passiva dei giovani. Scene da guerriglia urbana con le barricate date, poi, alle fiamme per fare sentire alla città, da vicino, anche il calore del centro e non solo il colore dei loro raduni e attività. Insomma, tra raid omicidi all’alba e rapine e manifestazioni in mattinata, proseguite poi nel pomeriggio davanti a Palazzo Marino, Milano sembra avere perso la bussola: la notte, con tutti i suoi vizi e delitti, è adesso diventata giorno. Come dice il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, così ben imitato da Crozza, sotto la Madonnina, il crimine e la delinquenza sono, ormai, h24.

Ma le barricate di Zam mi hanno fatto ulteriormente riflettere: via Olgiati incrocia via Tobagi: chissà se questi ragazzi avranno mai la possibilità di approfondire il pensiero maturo e consapevole del giovane Walter, morto quando aveva, pressapoco, la loro età perché aveva ideali e il coraggio di pensare.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net