SEMBRA paradossale, ma nell’ex ricca Lombardia sono stati arrestati, nello stesso giorno, due “ladri di elemosine”. A Gallarate è stato bloccato un uomo di 62 anni che aveva preso di mira la chiesa della Madonna della Speranza per “sperare” in un futuro migliore con le banconote che prelevava dalle cassette delle offerte. Vicino a Cremona un finto invalido di 58 anni faceva altrettanto: “pescava” all’altare e poi s’involava sulla sedia a rotelle. Nessun legame tra i procacciatori d’offerte, tranne il modus operandi, pressoché identico, e la fame. Uno dei due ha così risposto ai carabinieri: “Devo pur mangiare”. Queste ultime notizie, al di là del Pil che scende e dello spread che sale, sono il termometro di una recessione che sta mettendo in ginocchio anche le città d’Italia ritenute (un tempo) tra le più prospere. Se fino a ieri registravamo la fine degli elemosinieri e un’escalation di poveri che chiedevano l’elemosina, oggi siamo passati alla fase due: i “ladri di elemosine”. È il momento della meditazione. Magari in chiesa.