I danni greci

CONFESSO: i greci mi sono simpatici. Per tanti motivi, innanzitutto le discendenze sia pur lontane: Mazzuca è, infatti, un cognome di origine ellenica. Sono poi stato presidente di un gruppo parlamentare d’amicizia tra Roma e Atene. Se poi aggiungete che ho il naso greco, il gioco è fatto. Conservo persino una moneta del Peloponneso che, […]

CONFESSO: i greci mi sono simpatici. Per tanti motivi, innanzitutto le discendenze sia pur lontane: Mazzuca è, infatti, un cognome di origine ellenica. Sono poi stato presidente di un gruppo parlamentare d’amicizia tra Roma e Atene. Se poi aggiungete che ho il naso greco, il gioco è fatto. Conservo persino una moneta del Peloponneso che, affermano, porti fortuna, anche se, di questi tempi, probabilmente è vero il contrario.

Tutto questo per dire che trovo, comunque, piuttosto singolare la richiesta del governo di Tsipras di essere risarcito (11 miliardi) per i danni subiti nella Seconda guerra mondiale in seguito all’occupazione tedesca. Capisco lo stato d’animo dei greci, considerando che la signora Merkel, in tutti questi anni, ha usato il pugno di ferro con i Paesi poveri dell’area euro. Vedo anche che, economicamente parlando, la Grecia, nonostante i copiosi aiuti ricevuti dall’Europa, continua ad essere in una situazione pre-agonica e si aggrappa a tutto, pur di sbarcare in qualche modo, il lunario.

Ma, sinceramente, mi sembra utopistica la pretesa dei risarcimenti a 70 anni dalla fine del conflitto. È come se il Papa volesse ora un indennizzo dai discendenti dei Savoia perché il Regno d’Italia, appena costituito, si era annesso lo Stato della Chiesa. O, peggio ancora, è come se chiedessimo, oggi, un tesoretto ai francesi perché si sono presi Nizza tanto cara ai garibaldini. È chiaro che, di fronte alle richieste della Grecia, frau Angela non possa che rispondere picche usando il bazooka in senso cattivo e non buono, come il bazooka (le ultime iniezioni di liquidità) di Draghi. Forse è, davvero, giunto il momento per Tsipras di dimostrare che ha pure qualche idea nella manica e non solo pretese da Azzeccagarbugli.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net