Gli anticorpi di Cantone

Al telefono Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione, getta acqua sul fuoco dopo le sue dichiarazioni di mercoledì che hanno nuovamente promosso Milano capitale morale d’Italia. Le reazioni risentite di qualche romano – che ha fatto fatica a digerire la “retrocessione” del Cupolone, dopo i tanti casi di corruzione – hanno indotto lo sceriffo dell’Expo a precisare meglio il suo pensiero. «La verità è – dice […]

Al telefono Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione, getta acqua sul fuoco dopo le sue dichiarazioni di mercoledì che hanno nuovamente promosso Milano capitale morale d’Italia. Le reazioni risentite di qualche romano – che ha fatto fatica a digerire la “retrocessione” del Cupolone, dopo i tanti casi di corruzione – hanno indotto lo sceriffo dell’Expo a precisare meglio il suo pensiero. «La verità è – dice – che Milano sta creando gli anticorpi morali di cui ha bisogno». Anche la città della Madonnina, fa capire, è solo a metà dell’opera, perché pure da queste parti abbiamo registrato, negli ultimi tempi, episodi di malaffare non certo edificanti. Insomma non serve cantare vittoria prima del tempo, anche se è un dato di fatto che il sorpasso nei confronti di Roma sia sotto gli occhi di tutti. Il Rinascimento lombardo – come ha sottolineato anche il “Giorno” in più occasioni nelle ultime settimane – non è tanto fondato sul numero di presenze-record registrato all’Esposizione Universale o sui riflettori che hanno reso Milano protagonista mondiale del 2015. La riscossa è, invece, motivata dalla constatazione che il capoluogo meneghino è tornato a essere la vera locomotiva, sul piano economico e morale, d’Italia. Cantone non ha fatto altro che ribadire quanto il nostro quotidiano sta sostenendo da tempo. Checché ne dicano i romani de Roma.

giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net