NELLE REDAZIONI dei giornali ha girato a lungo il vecchio adagio: meglio fare il giornalista piuttosto che lavorare. Con i tempi che corrono e con i chiari di luna nell’editoria e dintorni non mi sembra più che la massima trovi ancora molti proseliti. Anche perché registriamo, semmai, un certo esodo dal mondo dei mass media ad altri lidi e, in particolare, a quello della politica: un cadreghino nel Palazzo non si nega, ormai, a nessuno neppure, anni fa, al sottoscritto. Prendiamo il caso di Milano. Nella corsa a sindaco, è circolato a lungo il nome di Paolo Del Debbio, con un passato da ideologo di Berlusconi e con un presente di anchorman di Mediaset. Dopo i suoi ripetuti rifiuti, ecco, adesso, avanzare nel centro-destra la candidatura di Alessandro Sallusti, direttore del “Giornale” ed altro ancora. L’ipotesi è davvero plausibile anche perché gli steccati di una volta tra Palazzo e informazione sembrano ora definitivamente superati.
A questo punto, primarie o non primarie, si stanno delineando, salvo imprevisti dietro l’angolo, i blocchi di partenza della corsa a primo cittadino sotto la Madonnina. Se Giuseppe Sala, l’uomo dell’Expo, appare sempre più il vero candidato del centro-sinistra, sull’altro fronte sembra, appunto, decollare l’ipotesi del direttore mentre Corrado Passera è diventato l’ago della bilancia tra i due litiganti. Tutti e tre i possibili pretendenti hanno un “cursus honorum” davvero invidiabile, tutti e tre starebbero per scendere in campo con grandi aspirazioni. Chi sarà, allora, il nuovo primo cittadino della capitale morale d’Italia? Si accettano scommesse.
[email protected]