COME MOLTI colleghi della carta stampata anch’io ho un blog: gli articoli diventano lo spunto per commenti e pensieri a ruota libera di quei navigatori della rete che vogliono dire la loro sui fatti del giorno. Non vi nascondo che, quando entro nella pagina web per leggere i commenti lasciati dai lettori, ho il sudore freddo, come certi studenti che stanno per affrontare l’esame con un professore particolarmente severo ed inflessibile.

I messaggi pubblicati, infatti, per quanto correttissimi, sono lo specchio dell’insoddisfazione e della sfiducia che regnano sovrane: sembra che nulla, ormai, possa arginare questa specie di moda demolitrice su tutto e per tutto. Allora, cari oldbatman, italiano emigrato, rbluke, perdonatemi, ma vi chiedo un po’ tregua. Forse avete tutte le ragioni del mondo per pensarla così, ma continuo a credere che solo rimboccandoci le maniche possiamo voltare pagina. Personalmente, non ho nessuna ricetta magica in tasca. Racconto solo quello che vedo dalla finestra sempre aperta di un quotidiano.

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