Enrico sarà come Francesco?

«…Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma». Sono trascorsi 80 giorni da quell’annuncio-choc di Benedetto XVI, l’11 febbraio del 2013, alle 11.41 del mattino: un terremoto nella storia millenaria della Chiesa. Ieri, il Papa che non è più Papa, è tornato all’ombra della […]

«…Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma». Sono trascorsi 80 giorni da quell’annuncio-choc di Benedetto XVI, l’11 febbraio del 2013, alle 11.41 del mattino: un terremoto nella storia millenaria della Chiesa. Ieri, il Papa che non è più Papa, è tornato all’ombra della cupola di San Pietro, quasi come un clandestino condannato all’oblio nell’eremo che aveva fatto ristrutturare di recente proprio per finire i suoi giorni terreni. Sono passati meno di 3 mesi dalla clamorosa notizia e Joseph ha già ottenuto lo scopo: di lui non si parla quasi più, come se un tornado avesse polverizzato i suoi otto anni al soglio di Pietro. Adesso la Chiesa non solo ha superato quella terribile prova del nove che avrebbe messo in ginocchio persino Einstein, ma ha trovato rinnovato slancio. Merito di Bergoglio, il successore di Ratzinger. Mi chiedo: dopo l’esilio dell’ex Supermario, il premier Enrico saprà imitare Francesco? Sarà capace di indicarci anche lui la “Letta-via”?