UN BRILLANTE LETTORE mi suggerisce il nome del vero vincitore di questa battaglia greca contro i padroni dell’euro: l’ex ministro delle Finanze di Atene, Yanis Varoufakis, uscito di scena alla grande, all’indomani del trionfo virtuale del governo Tsipras con la schiacciante vittoria dei «no» al referendum sulle proposte salvadebito dell’Europa. Dopo avere ottenuto l’appoggio di oltre il 60 per cento dei suoi compatrioti, Yanis si è presentato in tv in maglietta e ha tolto il disturbo per consentire a un altro personaggio meno ingombrante di lui di riavviare il dialogo (se ci riesce) con Bruxelles. Pensare che il ministro-centauro è stato, in questi mesi, contestato da tutti: chi lo considerava un pallone gonfiato, chi un demagogo populista, chi uno pseudo- economista, chi uno di sinistra che voleva fare parte a tutti i costi del jet-set. Tantissime critiche e pure qualche invidia per la bella moglie Danae che ha esibito in tutte le salse. Da tempo, in molti chiedevano, quindi, le sue dimissioni, ma lui è rimasto sempre in trincea, salvo poi abbandonare repentinamente appena i numeri dei «no» al referendum gli hanno detto «sì». Come suggerisce l’inizio del suo cognome, Va(rou)fa…., Yanis è riuscito, così, a mandare letteralmente a quel paese tutti coloro che lo volevano affondare con infamia. E, a differenza del suo successore, d’ora in avanti, per lui l’euro non sarà più un problema. Davvero una bella faccia di bronzo, la sua, con profilo greco. [email protected]