Decidono i lavoratori

NON SAREBBE male che il premier Renzi, prima di lanciarsi in una nuova crociata, facesse qualche indagine per sondare preventivamente gli umori degli italiani. Se ci fate caso, le ultime battaglie del governo, anche provvidenziali e opportune, continuano a ricevere una valanga di «no», con conseguenti cali nell’indice di gradimento dell’esecutivo del sindaco d’Italia. È vero, molte di queste riforme sono parecchio contrastate per un aspetto ideologico che […]

NON SAREBBE male che il premier Renzi, prima di lanciarsi in una nuova crociata, facesse qualche indagine per sondare preventivamente gli umori degli italiani. Se ci fate caso, le ultime battaglie del governo, anche provvidenziali e opportune, continuano a ricevere una valanga di «no», con conseguenti cali nell’indice di gradimento dell’esecutivo del sindaco d’Italia. È vero, molte di queste riforme sono parecchio contrastate per un aspetto ideologico che mette in gioco antichi privilegi e posizioni di potere, come può succedere con l’articolo 18 per il sindacato. Ma, certe volte, succede quello che meno ti aspetti: è il caso del Tfr messo in busta paga. In tempi di crisi, pensavo, ecco una mossa intelligente: le famiglie hanno subito qualche euro in più in busta-paga che può servire a sbarcare il lunario e a dare una spinta ai consumi. Scopri, invece, che la maggioranza degli italiani preferisce aspettare. Infatti, secondo un sondaggio che mi ha «girato» Renato Mannheimer, il 62% degli interpellati chiede che il Tfr continui ad essere accantonato sino alla fine del rapporto di lavoro mentre solo il 31% è favorevole all’erogazione mensile: pochi soldi, ma subito. Se, poi, vai a meglio approfondire, scopri che il 69% lamenta la possibilità di una tassazione maggiore, il 67% teme per la perdita di una forma di risparmio, anche se forzosa; il 60% dichiara di non credere che il provvedimento possa, comunque, rilanciare i consumi. E, allora, per tagliare la testa al toro, la soluzione migliore sarebbe quella di far decidere ai lavoratori quale delle due soluzioni adottare: lo chiede l’81% degli intervistati. E Renzi imboccherà questa strada. giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net