UN FEDELE visitatore del mio blog, Geronimo, mi apre gli occhi sugli sconti delle bollette della luce, decisi dal governo, nel pacchetto di misure pomposamente chiamato “decreto del fare”. Facciamo, allora, un po’ i conti: a fronte dei 550 milioni di euro di bonus per famiglie e imprese, ci sarebbero, in Italia, 22 milioni di nuclei familiari. Se la matematica non è un’opinione, sono quattro spiccioli a testa, considerando che la torta dovrà essere divisa anche con le aziende. È vero che, senza scomodare Trilussa, ci sono nuclei familiari che non pagano le tariffe pubbliche, ma la realtà non cambia: è un’elemosina di Stato. A naso, 5 euro per tutto il 2013.

Tanto per cambiare, quello che ci versano con una mano, ce lo prendono con l’altra. E pure con gli interessi, come nel caso dell’aumento dell’Iva non ancora rientrato. Inoltre la generosità pubblica è anche un po’ pelosa. Un esempio? Le prossime detrazioni fiscali sugli acquisti di mobili e arredamenti sono buone e giuste, ma, intanto, lo Stato aumenterà il suo gettito, perché la probabile impennata delle vendite nel settore provocherà subito maggiori entrate, mentre le detrazioni ci torneranno in tasca solo alle calende greche. Ha ragione Geronimo: a tutto c’è un limite, basta con le prese in giro.

[email protected]