Belpaese vuol dire fiducia

ALLA SCALA ha vinto la musica, a Milano ha vinto la città. C’era stato il primo maggio, con i black-bloc e la guerriglia in centro, nel giorno dell’inaugurazione dell’Expo, e con la risposta civile dei milanesi che, sfilando in un corteo composto contro i no global, ripulivano i muri delle case imbrattati. Adesso, a Sant’Ambrogio […]

ALLA SCALA ha vinto la musica, a Milano ha vinto la città. C’era stato il primo maggio, con i black-bloc e la guerriglia in centro, nel giorno dell’inaugurazione dell’Expo, e con la risposta civile dei milanesi che, sfilando in un corteo composto contro i no global, ripulivano i muri delle case imbrattati. Adesso, a Sant’Ambrogio la metropoli ha fatto il bis: i lombardi non hanno disertato l’appuntamento scaligero – come sospettava qualcuno più realista del re, dopo il pericolo attentato amplificato dall’Fbi – e si sono sottoposti di buon ordine ai controlli severi delle forze dell’ordine e ai metal detector. Tutto è filato via come l’olio e gli undici minuti di applausi, al termine della prima verdiana, sono stati la migliore risposta di una città che vuole reagire alla paura e allo choc-terrorismo dopo gli attentati di Parigi. È vero, sul palco non c’era il presidente Mattarella bloccato a Roma dall’avvio dell’Anno Santo, ma non mancava il premier Renzi accanto al sindaco Pisapia. E le autorità si sono, poi, ritrovate, in un clima raccolto ed amichevole, alla Società del Giardino: non era l’ombelico del mondo, ma i presenti sono stati orgogliosi di essere lì. Insomma, nonostante tutti i disfattisti e i catastrofisti, la saggezza meneghina ha prevalso ancora una volta, a conferma che la città è viva e vitale. Anche dal punto di vista economico, la regione non perde colpi, nonostante la paralisi che ha colpito l’Europa sulla strada della ripresa proprio per l’effetto boomerang dei kamikaze. Il presidente Maroni faceva notare, l’altra sera, che capitali cinesi e degli emirati continuano a sbarcare in Lombardia, ma se, in passato, gli stranieri chiedevano il pacchetto di maggioranza delle aziende, ora acquistano solo quote di minoranza e lasciano la gestione agli italiani. Oggi Belpaese vuol dire fiducia. giancarlo.mazzuca@ilgiorno.net