LE PAROLE inutilmente offensive, rozze e volgari del vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli (perché non si dimette? La stretta di mano di ieri non basta) lanciate alla Kyenge sono inaccettabili e umiliano non tanto chi le ha ricevute, quanto chi le ha pronunciate. Alcuni frequentatori del blog del “Giorno” ritengono che tutte queste offese siano un modo per spostare l’attenzione dai veri problemi. Può darsi, ma simili ingiurie finiscono per mettere in difficoltà anche coloro che nutrono qualche perplessità sull’operato della ministra dell’Integrazione.

D’ora in poi, come potremo, infatti, esprimere pareri contrari alle opinioni della Kyenge che, spesso e volentieri, sembrano fatte apposta per dividere anziché unire? Corri il rischio, a questo punto, di essere anche tu considerato razzista ed additato al pubblico ludibrio. Personalmente, mi vergogno per le “sparate” di Calderoli, ma penso anche che ci voglia buonsenso da parte di tutti. Soprattutto in un momento così difficile, la moderazione deve avere la precedenza assoluta. Indistintamente.