NON È MAI troppo tardi come insegnava in tv il maestro Manzi, ma, talvolta, sarebbe meglio non esagerare. Quello che è successo ad un’insegnante milanese alla vigilia dei 64 anni (li compirà proprio domani) è, per certi versi, estremo: grazie alla riforma della Buona Scuola, fiore all’occhiello del governo Renzi, è stata, infatti, finalmente assunta a tempo indeterminato.
Siamo contenti per la signora che ha insegnato per tanti anni diritto, economia e, all’occorrenza, anche inglese, visto che conosce ben cinque lingue straniere, ai detenuti di San Vittore. La professoressa meneghina ha certo meritato la promozione, ma è scandaloso che abbia conquistato il posto fisso solo alla sua età, la stessa del pensionamento di molti suoi colleghi più fortunati.
LA SCUOLA non può avere precari a vita e soprattutto la riforma varata ignora qualità e merito: sono previste grandi infornate salvifiche e basta. Da tempo, ormai, sosteniamo come si dovrebbe, invece, puntare sul valore degli insegnanti non appiattendo i loro stipendi, ma riparametrandoli in base al merito. Lo ripetiamo tutti come un mantra e la Gelmini, quando era ministro dell’Istruzione, ci aveva anche provato: i suoi tentativi di voltare definitivamente pagina sono, però, stati sempre annullati. Peccato: i giovani meritano di più. Non dimentichiamo che solo con una buona scuola, nel vero senso della parola, possiamo offrire un futuro degno alle nuove generazioni. E, a proposito di giovani, tanti auguri alla neo-assunta milanese. Speriamo non vada subito in pensione.
[email protected]