VEDI I VIDEO “Tu che sei pura musica perché ti ascolti con tristezza?”Il sonetto VIII in lingua originale , …e cantato , “Quanto spesso, quando tu mia musica musica esegui” , “Ora ti paragono a una giornata d’estate”

Firenze, 10 luglio 2022

Tu che sei pura musica perché ti ascolti con tristezza?

Tu che sei pura musica perché ti ascolti con tristezza?
La dolcezza non fa mai guerra alla dolcezza,
l
a gioia si nutre di gioia:
p
erché sembri amare ciò che non gradisci
e
spesso accogli con piacere la tua noia?
Se gli armoniosi suoni di note intonate,
i
n perfetto assieme ti offendono l’orecchio,
q
uesto denuncia in te una mente confusa,
n
ella pochezza delle parti, incapace di goder l’insieme.
G
uarda invece come ogni corda, unitamente a un’altra
v
ibra su ognuna in ordine amoroso,
s
embran quasi padre, figlio e felice madre,
c
he tutti insieme un sol suono cantano:
e
bbene queste mute voci riunite in un solo coro
i
n armonia dicono: da solo tu non sarai nessuno.

Music to hear, why hear’st thou music sadly?

Music to hear, why hear’st thou music sadly?
Sweets with sweets war not, joy delights in joy:
Why lov’st thou that which thou receiv’st not gladly,
Or else receiv’st with pleasure thine annoy?
If the true concord of well tuned sounds,
By unions married, do offend thine ear,
They do but sweetly chide thee who confounds
In singleness the parts that thou should’st bear.
Mark how one string, sweet husband to another.
Strikes each in each by mutual ordering,
Resembling sire and child and happy mother,
Who, all in one, one pleasing note do sing:
Whose speechless song, being many, seeming one,
Sings this to thee: ‘Rhou single wilt prove none’.

William Shakespeare 

(da Sonetti)