VEDI I VIDEO “Sii dolce con me. Sii gentile” , “Sii dolce con me. Sii gentile” detta dall’autrice , Mariangela Gualtieri si racconta , “C’è splendore in ogni cosa” , Mariangela Gualtieri dice “Sermoni ai cuccioli della mia specie” , … e “Nove marzo duemilaventi”
Firenze, 9 luglio 2023 – Confessiamo di essere estimatori della poesia di Mariangela Gualtieri, della sua poesia e del suo modo di porgerla preferenzialmente legato alla scena, alla teatralità, alle possibilità comunicative ed emozionali – per usare parole di una suo testo – di una “voce che dice” come la sua.
Possibilità messe al servizio anche della poesia altrui. Come nel caso di Wisława Szymborska, interpretata con grande efficacia e capacità di suggestione in molti suoi testi, o come nel caso di Jorge Luis Borges, rielaborato e con maestria fatto proprio affidandosi al gioco tipografico del tondo alternato al corsivo citazionale (che nella raccolta einaudiana del 2014 “Le giovani parole”, avvisati da una nota a “Bello mondo”, si lascia cogliere e nella mera lettura presente in un video di YouTube senza precisazioni al riguardo si perde) di “Ringraziare desidero”: un componimento che è in realtà, come è stato notato e opportunamente detto “una riscrittura a quattro mani” di “Un’altra poesia dei doni” del poeta argentino, più che una poesia che da quel testo genericamente prende spunto.
Buona lettura e buon ascolto della poesia-teatro di Mariangela Gualtieri!
Marco Marchi
Sii dolce con me. Sii gentile
Sii dolce con me. Sii gentile.
E’ breve il tempo che resta. Poi
saremo scie luminosissime.
E quanta nostalgia avremo
dell’umano. Come ora ne
abbiamo dell’infinità.
Ma non avremo le mani. Non potremo
fare carezze con le mani.
E nemmeno guance da sfiorare
leggere.
Una nostalgia d’imperfetto
ci gonfierà i fotoni lucenti.
Sii dolce con me.
Maneggiami con cura.
Abbi la cautela dei cristalli
con me e anche con te.
Quello che siamo
è prezioso più dell’opera blindata nei sotterranei
e affettivo e fragile. La vita ha bisogno
di un corpo per essere e tu sii dolce
con ogni corpo. Tocca leggermente
leggermente poggia il tuo piede
e abbi cura
di ogni meccanismo di volo
di ogni guizzo e volteggio
e maturazione e radice
e scorrere d’acqua e scatto
e becchettio e schiudersi o
svanire di foglie
fino al fenomeno
della fioritura,
fino al pezzo di carne sulla tavola
che è corpo mangiabile
per il mio ardore d’essere qui.
Ringraziamo. Ogni tanto.
Sia placido questo nostro esserci –
questo essere corpi scelti
per l’incastro dei compagni
d’amore.
Mariangela Gualtieri
Seguici anche sulla Pagina Facebook del Premio Letterario Castelfiorentino
e sulla pagina personale https://www.facebook.com/profile.php?id=100012327221127
© Riproduzione riservata