VEDI I VIDEO “Carpe diem” in latino , … e in latino e in italiano , “Carpe diem” secondo Enrico Zanoni , … e secondo Sarah Brightman e Mario Frangoulis , Una scena da “L’attimo fuggente” di Peter Weir (1989)
Firenze, 26 novembre 2024 – Ricordando che domani ricorrerà l’anniversario della morte di Quinto Orazio Flacco (Roma, 27 novembre 8 a.C.).
Afferra l’attimo
Non chiedere, o Leuconoe, (non è lecito saperlo) qual fine
abbiano a te e a me assegnato gli dèi,
e non tentare calcoli babilonesi. Quant’è meglio accettare
quel che sarà! Ti abbia assegnato Giove molti inverni,
oppure ultimo quello che ora affatica il mare Tirreno
contro gli scogli, sii saggio, filtra vini, tronca
lunghe speranze per la vita breve. Parliamo, e intanto fugge l’astioso
tempo. Afferra l’attimo, credi al domani quanto meno puoi.
(traduzione di Luca Canali)
Carpe diem
Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Vt melius, quidquid erit, pati,
seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum! Sapias, uina liques et spatio breui
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit inuida
aetas. Carpe diem, quam minimum credula postero.
(Odi, I, 11)
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