VEDI I VIDEO “Io volli qui così cantar per voi” , “Sa morire così solo un uccello” , “Vánoční píseň” (“Canzone di Natale”) cantata da Karel Plihal , La voce del poeta: Jaroslav Seifert legge “Monte Říp“ , “Le braccia di Venere”
Firenze, 24 settembre 2024 – Ricordando che ieri ricorreva l’anniversario della nascita del poeta ceco Jaroslav Seifert (Praga, 23 settembre 1901). Simbolo di libertà di espressione, nelle sue poesie Seifert – Premio Nobel per la letteratura 1984 – ha celebrato Praga e tutta l’eredità culturale del suo paese.
Io volli qui così cantar per voi
Io volli qui così cantar per voi,
mentre ora il vento per l’ultima volta
senza il suggeritore ripeteva
la sua nella notte priva di luci.
Sulle labbra il tuo nome, andrò da lei
come un bambino, seppure bruciasse.
Così l’amai, come s’ama una donna
di cui la gonna il nostro corpo avvolge.
La capricciosa a cui sotto l’ascella
suona la luna come un mandolino,
e quella che veglia e monta la guardia
tenendo la mano in quell’orologio
che va e ancora va né mai più s’arresta.
Praga! Ha sapore di sorso di vino.
(traduzione di Sergio Corduas)
Já pro vás přece zpívat chtěl
Já pro vás přece zpívat chtěl,
když už jen vítr naposledy
vedl si svou bez napovědy
v té tmavé noci bez světel.
S tím jménem na rtech půjdu k ní
jak dítě, třeba do plamenů.
Já miloval ji jako ženu,
jíž choulíme se do sukní.
Tu rozmarnou, jíž v podpaží
zní luna jako mandolína,
i tu, která bdí na stráži
a drží ruku v orloji,
jenž jde a jde a nestojí.
Praha! To chutná jak hlt vína!
Jaroslav Seifert
(da Corona di sonetti, 1951, in Vestita di luce)
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