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Firenze, 1 giugno 2024 – Ricordando che ieri ricorreva l’anniversario della morte del grande poeta americano Walt Whitman (West Hills, 31 maggio 1919).
L’ultima invocazione
Alla fine, dolcemente,
dalle mura di questa casa possentemente fortificata,
dai ganci di serrature solide, dalla guardia di porte ben chiuse,
lascia che io mi espanda.
Lasciami scivolare fuori senza rumore
con chiavi di tenerezza gira le serrature – con un sussurro
apri le porte, o anima.
Dolcemente – non essere impaziente
(forte è la tua presa, carne mortale,
forte è la tua presa, amore).
(traduzione di Giuseppe Conte)
The Last Invocation
At the last, tenderly,
From the walls of the powerful fortress’d house,
From the clasp of the knitted locks, from the keep of the well-closed doors,
Let me be wafted.
Let me glide noiselessly forth;
With the key of softness unlock the locks – with a whisper,
Set ope the doors O soul.
Tenderly – be not impatient,
(Strong is your hold O mortal flesh,
Strong is your hold O love.)
Walt Whitman
(da Foglie d’erba)
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