Un passo avanti nelle politiche di riduzione del rischio come strategia di salute pubblica finalizzate all’eliminazione del fumo di sigaretta. Un incontro tenutosi a Roma, nella sala cristallo del centro congressi Hotel Nazionale a Montecitorio, ha messo in evidenza la necessità di approfondire la questione dei metodi di disassuefazione dal fumo di sigaretta senza preclusioni, e di guardare ai dati senza pregiudizi da parte della politica e delle istituzioni.

 

I rappresentanti delle associazioni e società scientifiche CIPOMO, FADOI e SIC hanno esposto i fatti in letteratura riguardanti le patologie correlate al fumo e l’adozione dei sistemi senza combustione come e-cig, heated tobacco products (HTPs) e succedanei. Queste alternative potrebbero essere meno dannose per i fumatori adulti attratti dalla nicotina, consumatori che altrimenti continuerebbero a prediligere le sigarette tradizionali, con tutte le conseguenze del caso.

 

La Conferenza delle parti della Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, che si terrà a Panama dal 22 al 25 novembre, riprenderà questi temi e definirà le direttive sulle politiche di controllo del tabacco.

 

Durante l’evento nella Capitale sono intervenuti autorevoli specialisti del settore, citiamo Fabio Beatrice, primario emerito di Otorinolaringoiatria a Torino e presidente Mohre, Fabrizio Artioli (Cipomo), consulente per l’oncologia di prossimità della Regione Emilia Romagna, Vincenzo Montemurro, segretario generale Fondazione SIC, Fabio Lugoboni, direttore della Medicina delle Dipendenze nell’azienda ospedaliera integrata di Verona, Savina Nodari, vicepresidente Società Italiana di Cardiologia, Salvatore Novo, professore Malattie dell’Apparato Cardiovascolare a Palermo, Giovanni Li Volti, Direttore del CoEHAR all’Università di Catania, Filippo Pieralli, coordinatore della Fondazione FADOI e Umberto Tirelli, direttore della Clinica Tirelli Medical Group.

 

L’appello degli esperti: “occorre che il mondo scientifico approfondisca la questione e che venga ascoltato senza pregiudizi dalla politica e dalle istituzioni”

 

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia si possono contare oltre dieci milioni di fumatori. Gli esperti hanno condiviso l’opinione che siano necessari indirizzi di salute pubblica per affiancare le attuali politiche di contrasto e prevenzione al fumo, in particolare per gli heavy smokers che non riescono a smettere di fumare. Basandosi sull’esperienza di paesi come Gran Bretagna, Svezia, Nuova Zelanda e Norvegia, si è dimostrato che i prodotti senza combustione possono ridurre il numero di fumatori con effetti benefici sulla salute pubblica nel suo complesso. L’adozione del principio di riduzione del rischio può essere efficace nella prevenzione delle patologie correlate al fumo.

 

Studi scientifici indipendenti e recenti revisioni della Cochrane Library, pubblicate su riviste con un elevato impact factor, indicano che l’adozione di prodotti alternativi riduce l’esposizione alle sostanze tossiche da combustione per chi passa completamente da sigarette a queste tipologie.

 

La discussione ha abbracciato anche aspetti legislativi. Hanno preso parte al dibattito, al tavolo dei relatori, Rossana Boldi, già vicepresidente XII Commissione (Affari Sociali, Camera dei Deputati), Annamaria Parente, presidente Commissione Sanità Diciottesima Legislatura, Enrico Rossi, Relazioni con le Regioni di Motore Sanità, già presidente della Regione Toscana.

 

Claudio Zanon, direttore scientifico Motore Sanità, nel trarre le conclusioni ha rimarcato il fatto che sono sempre più numerosi gli esperti che concordano sulla necessità di ulteriori studi indipendenti per avvalorare l’impiego di sistemi senza combustione nel ridurre il rischio da fumo a medio e lungo termine, anche se l’evidenza sul loro utilizzo sta crescendo e la riduzione di tossicità per esposizione a sostanze nocive rispetto al fumo combusto è già un dato assodato.

 

Detto in altri termini, clinici e ricercatori convenuti a Roma sottolineano la necessità di politiche che distinguano le sigarette dai prodotti senza combustione, in linea con quanto prospettato dalla prossima Conferenza delle Parti della Framework Convention on Tobacco Control che si terrà in novembre a Panama. È fondamentale prendere in considerazione i risultati della ricerca scientifica e ascoltare gli specialisti per sviluppare strategie di riduzione del rischio che possano contribuire all’eliminazione del fumo di sigaretta e migliorare la salute pubblica.