Resistenza agli antibiotici, pandemia silenziosa

Superata l’emergenza Covid-19, un’altra pandemia viene alla ribalta senza dare nell’occhio. Si tratta della resistenza agli antibiotici, un fenomeno che vede moltiplicarsi i batteri killer, le infezioni sono sempre più difficili da trattare. L’Italia paga un prezzo elevato a causa dell’antibioticoresistenza, con oltre 11mila vittime ogni anno causati da infezioni provocate dai superbugs. Per sensibilizzare […]

Superata l’emergenza Covid-19, un’altra pandemia viene alla ribalta senza dare nell’occhio. Si tratta della resistenza agli antibiotici, un fenomeno che vede moltiplicarsi i batteri killer, le infezioni sono sempre più difficili da trattare. L’Italia paga un prezzo elevato a causa dell’antibioticoresistenza, con oltre 11mila vittime ogni anno causati da infezioni provocate dai superbugs. Per sensibilizzare la collettività sull’importanza di un consumo responsabile degli antibiotici, il ministero della Salute e l’Agenzia Italiana del Farmaco, Aifa, hanno lanciato una campagna informativa in occasione della Settimana mondiale per l’uso prudente degli antibiotici.

 

La riduzione delle vendite di antibiotici veterinari è un passo avanti significativo. Tuttavia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, le cause principali rimangono i comportamenti scorretti e le prescrizioni inappropriate da parte dei medici. È importante che i medici di famiglia siano coinvolti nella sensibilizzazione, gli antibiotici vanno presi solo dietro giudizio del medico, con apposita prescrizione.

 

Allo stesso tempo, è necessario anche insistere sulla formazione dei medici di medicina generale, per ridurre l’inappropriatezza prescrittiva. In Europa una persona su cinque è affetta da un’infezione resistente agli antibiotici.

 

La resistenza microbica rappresenta quindi una grande pandemia con enormi costi, pari a 11,7 miliardi di euro all’anno per le spese supplementari e la mancanza di attività lavorativa. Sono necessarie risposte urgenti a questa emergenza globale, e secondo il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, la soluzione risiede nell’innovazione scientifico-tecnologica.

 

Negli ultimi decenni sono stati sviluppati nuovi antibiotici, armi da impiegare in maniera oculata, l’industria farmaceutica porta in dote anche vaccini, altrettanto fondamentali, e cerca una sponda nell’intelligenza artificiale, per aggirare gli ostacoli. La pandemia legata dall’antibioticoresistenza è una minaccia per la salute pubblica. Una risposta arriva da Marcello Cattani, presidente Farmindustria, che ricorda come «sono 300 i farmaci e 150 i vaccini in sviluppo nel mondo per combattere le infezioni batteriche resistenti».

 

Da parte sua, l’Italia ha messo in atto vari strumenti, ha ricordato il ministro Orazio Schillaci, attraverso il Piano Nazionale di Contrasto all’Antibiotico-resistenza 2022-2025 (Pncar). Un fattore irrinunciabile è la formazione degli operatori sanitari: «Su questo obiettivo – ha affermato il ministro in occasione della World AMR Awareness Week promossa dall’Oms – è concentrato il Piano straordinario di formazione sulle infezioni ospedaliere che stiamo portando avanti con il Pnrr», sottolineando l’urgenza di affrontare questa sfida in modo concreto e tempestivo.

 

Dicevamo che oltre 300 farmaci e 150 vaccini sono in fase di sviluppo nel mondo per combattere le infezioni batteriche resistenti. Marcello Cattani, presidente Farmindustria, ha sottolineato la necessità di affrontare la resistenza antimicrobica (AMR) in una ottica One Health. In Italia, nel 2020, abbiamo registrato oltre 11mila decessi, il numero più elevato all’interno dell’Unione Europea. I costi previsti per l’economia mondiale entro il 2050 sono di 100 trilioni di dollari. Cattani ha evidenziato la necessità di definire urgentemente strumenti dedicati, incentivi alla ricerca, accessi prioritari tempestivi. Ha ribadito che l’Europa e la Commissione UE devono fare un salto di qualità, vincere la tendenza all’ immobilismo e adottare una visione strategica.

 

Farmindustria riconosce al Governo, ai ministri Schillaci, Fitto e Tajani, di essersi adoperati per garantire all’Italia un ruolo di primo piano in Europa e nel contesto internazionale, affinché sia adottato un approccio pragmatico, tenendo presente che realtà quali Stati Uniti e Cina stanno facendo dell’innovazione il principale fattore di trasformazione della salute e dell’economia.

 

Cattani ha inoltre sottolineato che l’AMR sarà uno dei temi prioritari del prossimo G7 che si terrà quest’anno in Italia. Farmindustria si è già impegnata attivamente sull’argomento, fornendo 14 raccomandazioni per una strategia efficace per contrastare la resistenza antimicrobica, che va dalla prevenzione vaccinale all’accesso e all’uso appropriato degli antibiotici.