L’idrosadenite suppurativa (HS) è una malattia infiammatoria cronica e recidivante della pelle che colpisce principalmente le ghiandole sudoripare cosiddette apocrine. Questa condizione dolorosa si manifesta con noduli, ascessi drenanti e fistole, spesso sotto le ascelle, nell’inguine e nei glutei. Vediamo più da vicino i dettagli di questa patologia e le sfide che comporta. La recente approvazione della terapia con bimekizumab è la novità del momento. Le manifestazioni legate alla idrosadenite suppurativa iniziano tipicamente nella prima età adulta con noduli sottocutanei che, nelle forme gravi, danno luogo ad ascessi e fistole. Queste lesioni possono causare prurito, disagio e complicanze significative. Le aree colpite includono le ascelle, l’inguine, il perineo e i glutei. Le localizzazioni nelle pieghe cutanee infiltrate di tessuto adiposo sono spesso presenti. Oltre ai sintomi fisici, l’HS ha un grande impatto psicologico. I pazienti spesso affrontano ansia, depressione e isolamento sociale a causa del dolore, del cattivo odore e delle cicatrici. La qualità della vita può essere profondamente compromessa. L’obesità e il diabete sono fattori di rischio concomitanti. Alcuni studi suggeriscono una correlazione tra la idrosadenite suppurativa e malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide e la malattia di Crohn.

La Commissione Europea ha autorizzato l’immissione in commercio di bimekizumab per il trattamento dell’idrosadenite suppurativa attiva da moderata a grave negli adulti che non hanno risposto adeguatamente alla terapia sistemica convenzionale. Questa approvazione è basata sui risultati di due studi di Fase III, BE HEARD I e BE HEARD II, che ne hanno valutato efficacia e sicurezza. Christos C. Zouboulis, Presidente Hidradenitis Foundation EHSF, ha dichiarato che la comunità scientifica si impegna a migliorare costantemente la gestione di questa patologia, e la recente approvazione è un avvenimento di eccezionale importanza”. Bimekizumab è un inibitore duale dell’interleuchina-17A e dell’interleuchina-17F, che ha dimostrato efficacia nel ridurre i sintomi e migliorare la qualità di vita dei pazienti con HS. La sua approvazione offre una nuova opzione terapeutica per coloro che lottano con questa malattia debilitante. È sempre necessario consultare il medico specialista per valutare quali trattamenti sono adatti al proprio caso clinico, e per discutere le opzioni disponibili. La ricerca continua a progredire, e nuove terapie come bimekizumab offrono speranza per una gestione più efficace dell’idrosadenite suppurativa. “Siamo orgogliosi di poter rendere accessibile alla comunità di pazienti con HS il primo e unico farmaco approvato, che ha come bersaglio IL-17A e IL-17F. Riteniamo che bimekizumab abbia il potenziale per dare risposte alle persone affette dalla patologia da moderata a grave” ha dichiarato Emmanuel Caeymaex, di UCB. “L’approvazione di oggi segna la quarta indicazione per bimekizumab approvata nell’Unione Europea. Questo momento assai significativo sottolinea il nostro costante impegno nel migliorare gli standard di cura in uno spettro di malattie IL-17 mediate.”