Fisioterapia, l’impegno di AIFI e FNOFI nella riabilitazione

“La giornata mondiale della fisioterapia è stata istituita dalla World Physiotherapy per parlare alla gente e alle istituzioni. Così Simone Cecchetto, presidente dell’Associazione Italiana di Fisioterapia (AIFI), intervenuto in occasione della conferenza stampa al Ministero della Salute incentrata sull’ordinamento professionale dei fisioterapisti. A fare gli onori di casa Piero Ferrante, presidente della Federazione Ordini dei […]

“La giornata mondiale della fisioterapia è stata istituita dalla World Physiotherapy per parlare alla gente e alle istituzioni. Così Simone Cecchetto, presidente dell’Associazione Italiana di Fisioterapia (AIFI), intervenuto in occasione della conferenza stampa al Ministero della Salute incentrata sull’ordinamento professionale dei fisioterapisti. A fare gli onori di casa Piero Ferrante, presidente della Federazione Ordini dei Fisioterapisti (FNOFI), al tavolo con Walter Gatti in veste di moderatore. La manifestazione ha avuto un ottimo ritorno stampa e una risonanza a livello nazionale.

 

“Fino dalla fondazione nel 1959 – ha esordito Cecchetto – AIFI ha accompagnato la crescita della fisioterapia in Italia. Oggi questa è una scienza che sta crescendo in tantissimi ambiti, grazie anche al contributo dei gruppi e network di interesse specialistico (GIS e NIS). Pensiamo alla fisioterapia muscolo-scheletrica, che trova le migliori strategie per potenziare il recupero funzionale dopo un intervento o un trauma oppure per ridurre il dolore di varia natura nelle lombalgie, nelle cervicalgie o in altri distretti articolari o nelle malattie reumatiche. Pensiamo alla fisioterapia neurologica, che potenzia i processi di riapprendimento motorio nelle cerebrolesioni, nelle mielolesioni e rallenta il peggioramento funzionale nelle malattie neurodegenerative”.

 

 

Da citare, tra tante applicazioni, la fisioterapia in urologia, nelle disfunzioni del pavimento pelvico, in problemi spesso misconosciuti come l’incontinenza urinaria e fecale o il dolore sessuale. Un altro filone di grande interesse, ha precisato Simone Cecchetto, risiede nella fisioterapia per la riduzione del linfedema e nella riabilitazione oncologica per il miglioramento della qualità di vita nelle persone in cura per un tumore, come pure la fisioterapia cardiorespiratoria, che interviene già a partire dalle rianimazioni, per svezzare i pazienti dopo un periodo in terapia intensiva, con apprezzabili risultati nelle malattie respiratorie croniche come la BPCO o nel recupero dopo un episodio di sofferenza cardiaca, come dopo un infarto.