Due migranti su tre si infettano in Italia. Congresso ICAR su Aids e antivirali

L’edizione 2023 di ICAR – Italian Conference on AIDS and Antiviral Research si è conclusa recentemente a Bari, con oltre mille delegati presenti. Tra i temi salienti del congresso la lotta alle infezioni virali più insidiose, come l’HIV, le epatiti e le malattie sessualmente trasmesse, con un focus particolare sulla popolazione migrante.   Secondo i […]

L’edizione 2023 di ICAR – Italian Conference on AIDS and Antiviral Research si è conclusa recentemente a Bari, con oltre mille delegati presenti. Tra i temi salienti del congresso la lotta alle infezioni virali più insidiose, come l’HIV, le epatiti e le malattie sessualmente trasmesse, con un focus particolare sulla popolazione migrante.

 

Secondo i dati presentati al congresso, quasi il 60% dei migranti presenti in Europa che risultano positivi all’HIV hanno acquisito l’infezione nei paesi ospitanti, a causa delle scarse condizioni igieniche, promiscuità, sfruttamento, trascuratezza. In particolare, in Italia, il tasso di positività all’HIV tra i migranti raggiunge il 4%, rispetto allo 0,5% della media nazionale. Anche la sifilide è più diffusa tra i migranti, con una prevalenza che arriva al 10-12% contro il 2% della media nazionale.

 

Francesco Di Gennaro, Professore Associato Malattie Infettive e Tropicali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ha dichiarato che la popolazione migrante è particolarmente esposta. Tuttavia, grazie al welfare che vige in Italia, test salivari e screening sono più diffusi e accessibili.

 

La conferenza ICAR è stata organizzata sotto l’egida della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e delle maggiori società scientifiche di area infettivologica e virologica, con l’obiettivo di valorizzare l’ambito formativo e premiare i giovani ricercatori italiani attraverso ICAR-CROI Awards, Scientific Committee Awards e SIMIT Special Awards. Sono stati presentati oltre 520 abstract mentre il concorso RaccontART ha segnalato i lavori dei tanti giovani impegnati nella produzione di racconti sulla prevenzione.

 

Tra i temi scientifici affrontati durante il congresso si sono analizzate le nuove sfide legate alle infezioni virali, l’importanza della prevenzione e la cura delle persone transgender, ma anche argomenti relativamente nuovi come gli ultimi sviluppi dell’epidemia da SARS-CoV-2. La conferenza ha sottolineato l’importanza della ricerca, della statistica, della comunicazione e dei nuovi approcci nella lotta contro le principali infezioni virali.

 

In conclusione, la XV edizione di ICAR ha confermato l’impegno della comunità scientifica nella ricerca di nuovi modi per contrastare le infezioni virali, promuovendo la formazione e l’informazione tra le popolazioni più svantaggiate, in particolare i migranti, che sono tra le categorie più esposte alle malattie infettive.