Gli screening per l’epatite C sono tornati ai primi posti nell’elenco delle priorità nell’ambito delle campagne per la lotta alle malattie infettive. Grazie ai farmaci antivirali ad azione diretta oggi è possibile guarire in modo sicuro ed efficace nel giro di poche settimane. Nonostante i progressi compiuti, esiste ancora un numero significativo di persone che devono ancora sottoporsi ai test ed essere trattate. Per questo motivo, la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) ha lanciato una campagna di sensibilizzazione che coinvolge tutte le classi di età, e che mette in luce il ruolo strategico del medico di famiglia.

 

Ruolo dei medici di famiglia

Un ruolo fondamentale nella campagna di screening per l’epatite C è demandato ai medici di famiglia, che possono contribuire a informare i pazienti per quanto riguarda l’importanza di sottoporsi a un test gratuito, quantomai opportuno considerando i rischi associati a questa infezione, come la cirrosi e l’epatocarcinoma. La Simg sosterrà i medici di famiglia fornendo loro strumenti sussidiari, tra cui webinar e linee guida aggiornate per la presa in carico e il trattamento dei pazienti con epatite C.

 

Dati regionali

Grazie ai programmi di screening attuati nel 2023, sono state testate circa un milione di persone, rilevando circa 10mila infezioni attive da epatite C. È emerso che il rischio di trasmissione dell’infezione è legato ai portatori inconsapevoli, dunque un contagio si potrebbe propagare durante procedure invasive e microinvasive effettuate negli ospedali. È quindi bene, per questo e altri motivi, continuare a implementare gli screening gratuiti, con particolare attenzione alle popolazioni più vulnerabili, come gli utilizzatori di sostanze e i detenuti.

 

Fasce di età

L’infezione da epatite C può rimanere a lungo latente, dicevamo, e causare gravi conseguenze per la salute, come il cancro del fegato e l’insufficienza epatica. È quindi importante estendere la campagna di screening alle classi d’età più anziane, al fine di individuare e trattare tempestivamente le persone che ancora necessitano di essere raggiunte dalla profilassi. Inoltre, è necessario porre una particolare attenzione alle popolazioni marginalizzate, come i tossicodipendenti, che sono a maggior rischio di contrarre l’infezione.

 

La presentazione della campagna

La nuova campagna di sensibilizzazione è stata presentata in occasione del 40° Congresso SIMG, svoltosi a Firenze presso la Fortezza da Basso. La sessione dedicata alla eradicazione del virus dell’epatite C (HCV) è stata organizzata con il contributo incondizionato di Gilead Sciences. Durante l’evento condotto da Daniel Della Seta, sono intervenuti Claudio Cricelli, Loreta Kondili, Giulia Burchini, Alessandro Rossi, Ignazio Grattagliano, Gianmarco Rea.