Bassa statura, arriva l’ormone della crescita con dose settimanale

Il problema della statura, dei ritardi della crescita, è una delle maggiori preoccupazioni dei genitori nei confronti dei figli nei primi anni di vita. Poiché la crescita del bambino è la risultante della continua e complessa interazione tra fattori genetici ed ambientali, la statura nell’infanzia deve essere valutata anche in relazione a quella dei genitori. […]

Il problema della statura, dei ritardi della crescita, è una delle maggiori preoccupazioni dei genitori nei confronti dei figli nei primi anni di vita. Poiché la crescita del bambino è la risultante della continua e complessa interazione tra fattori genetici ed ambientali, la statura nell’infanzia deve essere valutata anche in relazione a quella dei genitori.

 

I fattori ambientali più importanti in grado di influenzare l’accrescimento sono: stato nutrizionale, equilibrio psico-affettivo e eventuali malattie concomitanti. Così si è espresso Marco Cappa, responsabile dell’Unità di Ricerca ”Terapie innovative per le endocrinopatie” dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma in occasione della presentazione di somatrogon, la terapia sviluppata da Pfizer indicata per il trattamento del deficit dell’ormone della crescita (GH) in età pediatrica con somministrazione settimanale.

 

“La novità di un ormone della crescita a lunga durata d’azione come somatrogon – sottolinea lo specialista – va a colmare bisogni insoddisfatti fondamentali nella popolazione pediatrica con deficit di GH, malattia rara che colpisce un bambino su 4mila. Può aiutare a ridurre lo stress della terapia quotidiana e determinare un peso minore per i caregiver”. La caratteristica più evidente del deficit di GH in età pediatrica è una crescita lenta in modo anomalo e una bassa statura, associata a conseguenze metaboliche, tra cui un’alterazione del metabolismo lipidico, della sintesi proteica e della mineralizzazione ossea.

 

La bassa statura nei bambini può essere determinata da diverse cause fisiologiche, tra cui il ritardo costituzionale di crescita e la bassa statura familiare. Secondo quanto riportato dal pediatra, il ritardo è caratterizzato da un modesto deficit di statura e un ritardo dell’età ossea. Spesso, questi bambini presentano anche un ritardo puberale, una crescita più tardiva e raggiungono la statura definitiva in un momento successivo rispetto ai loro coetanei.

 

I bambini con genitori di bassa statura, invece, mostrano un ritardo nella crescita che può variare, ma l’età ossea risulta compatibile con l’età anagrafica. Inoltre, una anamnesi familiare positiva per bassa statura è spesso presente, con uno o entrambi i genitori con una statura inferiore al 10° percentile. La pubertà inizia in modo regolare e la statura definitiva si colloca ai limiti inferiori della norma, ma ancora entro il range genetico previsto.

 

Nel caso in cui si sospetti un deficit di ormone della crescita (GH) il medico consiglia i test di stimolo. Lo scopo di questi test è individuare i reali deficit ormonali, in modo da proporre una terapia specifica.

 

Una diagnosi corretta è fondamentale per garantire il trattamento adeguato e ottimizzare la crescita dei bambini affetti da bassa statura. Con una terapia mirata, è possibile favorire la crescita e consentire ai bambini di raggiungere una statura finale più vicina ai parametri di normalità.

 

È importante sottolineare che la bassa statura non sempre rappresenta un problema di salute. Tuttavia, se si ha qualche dubbio in merito, è sempre opportuno consultare uno specialista ed effettuare gli esami necessari per determinare la causa della bassa statura e valutare eventuali opzioni di trattamento.

 

La diagnosi tempestiva è fondamentale per garantire la corretta crescita e sviluppo di un bambino. Per ottenere una corretta valutazione delle dimensioni corporee di un bambino, è necessaria un’attenta valutazione auxologica. La valutazione prevede diversi passaggi, tra cui un’accurata anamnesi personale e familiare. Questo aiuta a identificare eventuali fattori genetici o ambientali che potrebbero influenzare la crescita del bambino.

 

Successivamente, è importante eseguire un esame obiettivo, che include la raccolta di alcuni parametri fondamentali. Tra questi, la statura del bambino riveste un ruolo centrale. La posizione del bambino durante la misurazione è fondamentale per una corretta valutazione.

 

Un altro indicatore importante è la velocità di crescita, che si esprime in centimetri all’anno. Questo parametro è considerato l’indicatore più sensibile della salute di un bambino. È importante confrontare la velocità di crescita del bambino con le curve di riferimento stabilite per la sua età.

 

Inoltre, è utile valutare la statura bersaglio, il traguardo da perseguire considerando lo sviluppo fisico dei genitori, e può essere calcolata utilizzando specifiche formule. Le proporzioni corporee possono anche essere utili per identificare eventuali sospetti di bassa statura dovuti a anomalie scheletriche. Il rapporto tra la lunghezza del tronco e la lunghezza delle gambe è considerato la misura più utile per valutare le proporzioni corporee.