Villa Grimaldi, Cile

Villa Grimaldi, in Cile, era un’antica dimora coloniale. Dopo il colpo di Stato di Pinochet contro il governo socialdemocratico di Allende (legittimamente eletto dal popolo cileno in libere consultazioni), si trasformò in un castello degli orrori. Anche chi era solo lontanamente sospettato di pensare fu lì rinchiuso. Di seguito riporto una descrizione di Amnesty sulle […]

Villa Grimaldi, in Cile, era un’antica dimora coloniale. Dopo il colpo di Stato di Pinochet contro il governo socialdemocratico di Allende (legittimamente eletto dal popolo cileno in libere consultazioni), si trasformò in un castello degli orrori. Anche chi era solo lontanamente sospettato di pensare fu lì rinchiuso. Di seguito riporto una descrizione di Amnesty sulle attività della polizia segreta del golpista Pinochet, la Dina. Mi par utile farlo in vista dell’apertura degli archivi Usa e vaticani sull’Argentina. Apertura che permetterà di far luce sul coacervo di alleanze tra dittatori di tal fatta. Presto parleremo anche di Uruguay e Brasile.

A Villa Grimaldi i detenuti vennero sottoposti alla corrente elettrica, al waterboarding (semiannegamento), costretti a stare con la testa infilata in secchi di urina o di escrementi o soffocati con buste di plastica, appesi per le mani o i piedi e bastonati. Molte donne vennero stuprate e per molti detenuti la punizione fu la morte. Per i detenuti le celle buie e umide in cui erano reclusi erano l’unico mondo esistente

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