«DICIAMOCELA tutta, dai».
E allora diciamocela tutta, onorevole Clemente Mastella.
«Se ci fossero partiti veri, seri, non avremmo avuto un caso De Luca. Forse».
Cioè la magistratura…
«No, la questione giudiziaria è altro. Parlo di politica. Se avessimo ancora i partiti, De Luca non sarebbe stato candidato in Campania perché qualche dirigente si sarebbe opposto».
Su De Luca che cosa ne pensa?
«Aspettiamo. Ne ho visto talmente tante che la cautela è, come si dice, d’obbligo. Magari all’inizio c’è una polvere fitta fitta, alzata più o meno ad arte, che poi si dirada lasciando il campo libero. A occhio credo che le persone implicate, che io conosco, ne usciranno bene. Comunque, cautela ha da essere la prima parola del vocabolario di tutta questa storia».
Magari questa politica potrebbe scegliersi collaboratori migliori.
«Magari sì. Però non è giusto dire che noi politici siamo degli incapaci nella selezione del ‘materiale umano’. La Chiesa ha fatto meglio? E la magistratura?».
Diciamo allora che ci vuole un ceto politico migliore.
«Diciamolo. E facciamolo. Magari che sia vicino ai cittadini. Che non faccia della politica uno strumento, ma un mezzo. Comunque, è una necessità che si sente fin dall’antica Grecia. Inutile girarci attorno. Io di politici diventati santi ne ho visto uno solo».
Chi era?
«Tommaso Moro. Ed è passato qualche anno…».
Rispunta l’«usato sicuro» alla Bassolino.
(ride) «Mi permetta di difendere Antonio. Anche io faccio parte di quella categoria. Al di là della battuta, nell’opinione pubblica ci sono due tendenze. Chi fa da rompighiaccio sulla scorta del modello 5 Stelle ‘facciamoli fuori tutti’. Dall’altra parte coloro che dicono ‘ma in fondo quel Mastella non era poi così male’. Le altre categorie sono disperse. C’è un’opacità di fondo del nuovo centro».
Forza Italia stringerà un patto di ferro con Matteo Salvini, la nuova Lega che ha tra i suoi alleati Casapound.
«Mah… nel mio Sud Salvini non arriverà mai. C’è un rigetto naturale da parte del popolo meridionale. Può arrivare fino a Roma. Non di più».
Ma lei è d’accordo con l’alleanza Berlusconi-Salvini?
«Questo sistema elettorale costringe a certe scelte».
Salvo favorire le forze come Lega e Cinque Stelle.
«Un momento. Grillo e la sua band suonano in tutt’Italia. Salvini, no».
Un altro flash su De Luca. Il Pd sta con lui e la magistratura.
«Solita doppiezza. Togliattiana».