Dunque, l’ennesima (e dannosa) riforma della scuola è passata. Ma è mai possibile questo accanimento, come già fece il centrodestra, contro una delle (poche) eccellenze italiane rimaste? No. Non è giusto né possibile. Non credo che i docenti si arrenderanno. E anche gli studenti. Hanno chiesto di essere ascoltati, ma hanno trovato porte e orecchie chiuse. Eppure è evidente che la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, il meccanismo di finanziamento, le genericità delle deleghe e l’assenza di un piano pluriennale sono aspetti che restano profondamente sbagliati. Dannosi. Su cui sarà bene riflettere. Diciamo.