Sostiene Staino

      STAINO con Renzi. Una vignetta? «No, Staino contro chi non ha votato la fiducia». E perché? «Vogliamo disegnare Renzi col fez? Complimenti! Così poi il cosiddetto popolo di sinistra è sempre più confuso e strabordano grillini e leghisti». Duro attacco alla minoranza. «Che è stata asfaltata». Non si piega ai diktat. «È […]

 

 

 

STAINO con Renzi. Una vignetta?

«No, Staino contro chi non ha votato la fiducia».

E perché?

«Vogliamo disegnare Renzi col fez? Complimenti! Così poi il cosiddetto popolo di sinistra è sempre più confuso e strabordano grillini e leghisti».

Duro attacco alla minoranza.

«Che è stata asfaltata».

Non si piega ai diktat.

«È in stato confusionale».

Rimane attaccata agli antichi valori del Partitone…

«L’esatto contrario».

I grandi ideali e…

«Guardi, se Togliatti fosse vivo li avrebbe mandati in Siberia!».

Lei fa sempre satira.

«La satira è cosa seria. La prima regola che insegnavano nel Partitone era: se qualcuno ti sta dietro, uso un eufemismo, non ti muovere. Quelli della minoranza si muovono e fanno il gioco di Renzi».

D’Alema.

«Rancoroso. Ha sbagliato tutto e pretende di dirigere».

Perché ce l’ha tanto con D’Alema?

«Lo sento angosciato perché il Pd non è più in mano sua. Finché ha sperato che Renzi gli desse un posto in Europa è stato zitto, una volta nominata la Mogherini, apriti cielo! È politica questa?».

Bersani: rancoroso anche lui?

«Direi di sì. Rischia la malafede. Ha snaturato le ultime primarie riempiendo le liste di ‘nominati’ e ora attacca l’Italicum perché ci sono i nominati».

È lotta politica.

«No, è incapacità. Renzi non è arrivato al vertice di Pd e governo con i carri armati o con un golpe».

Vabbè, vietato parlar male del premier.

«Dico che va incalzato. Non intralciato a vanvera».

Perché sta facendo l’Italicum?

«No, perché è il nostro governo e tutto quello che fa non è da buttare, a esempio quella sul divorzio breve è una bella vittoria civile».

E Gianni Cuperlo?

«Colto. Sensibile. Tagli il cordone ombelicale con D’Alema. Gianni, ce la puoi fare».

Veltroni defilato.

«Veltroni è altra cosa. Ha fatto due film bellissimi, su Berlinguer e sui bambini. Bravo. Così si fa».

Perché?

«Perché quando una stagione è finita bisogna mettersi a disposizione del partito e dare un contributo vero».

La sentisse Berlinguer…

«Credo sarebbe d’accordo. E dire che quand’era vivo, non l’ho saputo apprezzare. ‘Revisionista’. Socialdemocratico…».

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