“Onestà!”, risuonava il grido sui Colli Fatali di mussoliniana memoria.

Dopo sette (7) mesi si è visto quanto l’aria magica della Capitale abbia disperso questo proclama.

Eppure, per un Movimento di destra come i 5 Stelle (stime: il 70 per cento erano ex elettori di quella parte), nulla conta. Alzatina di spalle e via col reddito di cittadinanza e le scie chimiche.

Però, le comiche romane non finiscono qui. C’è infatti il Pd che dà lezioni di moralità. Giuro. Non hanno pudore. Che fare? Magari la gente (“il popolo sovrano”) potrebbe smetterla di dare il proprio consenso a simil personaggi (ricordate quando i grillini dicevano che il problema di Roma erano i migranti e i rom?).

Poi, tutto il consiglio dovrebbe rassegnare le dimissioni.

Indi, commissario e via con le elezioni.

A un patto.

Che nessuno di quelli che siedono in Campidoglio abbia l’ardire di ripresentarsi. Di Raggi, di Alemanno e di Marino ne abbiamo già avuti. Ora, per favore, fateci respirare. E rispettate la città (dopo Firenze, of course) più bella del mondo