Radicali a Roma

«UNA SOLUZIONE c’era. Una soluzione politica vera…». Sospira il presidente di Radicali Italiani, Riccardo Magi, consigliere comunale a Roma eletto nella lista civica Marino. Fuori la soluzione. «Presentarsi in aula. Riportare la crisi nelle sedi istituzionali. Ognuno avrebbe così potuto dire la sua opinione. Non avremmo assistito a questo balletto tra Pd e primo cittadino. […]

«UNA SOLUZIONE c’era. Una soluzione politica vera…». Sospira il presidente di Radicali Italiani, Riccardo Magi, consigliere comunale a Roma eletto nella lista civica Marino.

Fuori la soluzione.

«Presentarsi in aula. Riportare la crisi nelle sedi istituzionali. Ognuno avrebbe così potuto dire la sua opinione. Non avremmo assistito a questo balletto tra Pd e primo cittadino. Si sarebbe entrati nel merito».

Magari qualcuno avrebbe potuto presentare una regolare mozione di sfiducia…

«Appunto. E avrebbe dovuto motivarla. Non vuoi più Marino per la storia degli scontrini? O perché per attraversare la città ci vogliono tre ore? Oppure perché non puoi avere solo due vecchie linee di metro, la A e la B. Che creano disagi sempre e comunque. Che non hanno una manutenzione degna di questo nome da decenni. Che dovrebbero servire 2 milioni e 700mila residenti che ogni giorno diventano 3 e mezzo con pendolari e gente che ci vive. In questi tre anni si è fatto poco su questo fronte».

Beh, ora c’è la metro C.

«Buonanotte. Un progetto che non si sa che fine farà. Dove arriverà. Con un costo di 5, diconsi 5, miliardi di euro. E anche l’attuale giunta si è resa responsabile del disastro riconoscendo soldi non dovuti alle imprese. I quattrini che giravano attorno a Mafia Capitale, al confronto, erano noccioline…».

Vabbè, allora prendete i bus…

«Ari-buonanotte. Ci sono 2500 vetture. 1800 sono funzionanti. Tutte le mattine ne escono 1400. 300 si rompono…».

Atac è messa male.

«È un eufemismo: Atac è fallita. Andava commissariata a inizio mandato di Marino».

Colpa sua?

«Anche. Di sicuro lui ha perso un’occasione d’oro».

Colpa del predecessore Gianni Alemanno?

«Non solo. Andrebbe finalmente dato un giudizio disincantato sul modello Roma almeno a partire dal 2000, anno del super Giubileo».

’Na faticaccia vivere a Roma.

«Siamo in ostaggio del Pd. Il sindaco pare aver ingaggiato una battaglia personale col suo partito e si appella alla piazza. Quasi sempre nelle piazze si esercita la demagogia. Vada in aula, se vuole può farlo».

Di palo in frasca: è vero che sfiderà Pannella al congresso radicale di Chianciano?

(ride) «Non sono così presuntuoso. Mi candido alla segreteria di Radicali italiani…».

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