«IL FAMILY DAY? Una prova di forza. Meglio: un tentativo di prova di forza di una minoranza. Utero in affitto o, meglio, maternità surrogata? Argomento strumentale. Non è contemplato nel disegno di legge Cirinnà. La galera proposta da Angelino Alfano? Il principio… bracardiano ‘in galera’ mi ha sempre lasciato perplesso, a dir poco…».
Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri, iscritto al Partito radicale dal 1992, senatore nel gruppo Misto, legge con pacato stile laico il racconto delle unioni civili.
Alfano è chiaro: in galera chi pratica l’utero in affitto.
«Mah, riconosco sia un tema sensibile. Però il legislatore non dovrebbe imporre o proibire per legge ciò che pensa sia moralmente giusto o sbagliato. Il principio è un altro».
Quale?
«Che cosa succede in concreto? I bambini che nascono con una maternità surrogata possono essere cancellati? Arrestare i genitori è un modo per tutelarli? Comunque, è una discussione che non c’entra nulla con il ddl Cirinnà».
Rischio-referendum. Avete paura?
«Nemmeno per idea. Sarebbe preferibile un ddl ben fatto. Se poi qualcuno vuole il referendum, si accomodi. Senza dire bugie: la maternità surrogata, peraltro presente in Paesi come Canada e Stati Uniti, non è contemplata».
Lei parla di minoranza che andrebbe in piazza. Sicuro?
«Ce lo insegna la Storia. Basta ricordare il 1974. Il referendum sul divorzio. Era un’Italia molto meno laica di oggi. Eppure, i cittadini compresero che si trattava di fare una scelta di civiltà».
Il cardinal Bagnasco non la manda a dire: la famiglia è al centro di tutto.
«Sarà… Io, in un Paese come il nostro che non ha legislazione alcuna sulle unioni civili, vedo sempre meno nascite, matrimoni e un aumento enorme dei divorzi».
E Renzi?
«Gioca bene. È giustamente determinato a percorrere, specie nella veste di segretario del Pd, una strada dritta. Bisogna approvare, dice, questa buona legge entro la fine della legislatura. Rimandarla sarebbe un delitto imperdonabile».
E poi ci sono i cattodem…
«I cattolici nel Pd. Li conosco bene. La loro idea di affido rafforzato è intellettualmente onesta. Ma è ovvio che se la posizione è quella di Bagnasco la mediazione diventa impossibile e allora sarebbe meglio una scelta più netta».
Lei è un ottimista.
«Non si tratta di sensazioni bensì di capire che cosa succede in Italia. Oggi sono socialmente accettate forme affettive omosessuali. Chi straparla di ‘sfascio’ della società non sa quel che dice perché non va fuori, non sa che cosa succede nel suo Paese e altrove. Diciamo che si tratta più di un problema culturale che politico».
Se Ncd non ci sta, via libera a un accordo con i grillini…
«Non parli in politichese. Anzi: auspico la famosa libertà di coscienza, si esprima il Parlamento. Sarebbe bellissimo. E anche parte di Forza Italia ci darebbe ragione…».