Quella destra un po’ così

MASSIMO Cacciari, filosofo, già parlamentare, tra i sindaci di Venezia più amati, non ha dubbi: «Matteo Salvini ‘rompe’ il fronte del centrodestra? Ha perfettamente ragione». Professore, è diventato leghista? «Vabbè, se la mette così possiamo anche chiudere la chiacchierata». No, aspetti. Perché Salvini ha ragione? «Ma non ho detto che ha ragione! Non è che […]

MASSIMO Cacciari, filosofo, già parlamentare, tra i sindaci di Venezia più amati, non ha dubbi: «Matteo Salvini ‘rompe’ il fronte del centrodestra? Ha perfettamente ragione».

Professore, è diventato leghista?

«Vabbè, se la mette così possiamo anche chiudere la chiacchierata».

No, aspetti. Perché Salvini ha ragione?

«Ma non ho detto che ha ragione! Non è che sposo le sue tesi. Ci mancherebbe. Dico solo che, tatticamente e dal suo punto di vista, dal suo!, ha capito che non gli conviene stare accanto a Berlusconi».

Il solito ingrato…

«Ma figuriamoci. Salvini sa che il Cavaliere rovina la sua immagine e quella della Lega senza Bossi».

Rovina!?

«Certo! Vuole rottamare, non può permettersi di stare col passato».

Però a Milano e in altre città…

«Infatti, parlo di tattica. Mica di strategia. A Milano se la gioca con Forza Italia, anche perché deve fare i conti con Roberto Maroni».

Mentre a Roma…

«…sa benissimo da sempre che, 99 su 100, il centrodestra sarebbe comunque stato sconfitto».

Lei a Roma chi voterebbe?

«Ah, domanda difficilina. Diciamo Roberto Giachetti».

E Stefano Fassina?

«Non mi pare che quella parte dell’ex Pd abbia fatto granché».

Roma sta male.

«Mi piange il cuore. Negli ultimi dieci anni ha dato il peggio di sé».

Mica è colpa dei romani.

«Beh, magari dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza. Uno spettacolo indecente. Con una città che succhia risorse in modo imbarazzante».

Arriva Giorgia Meloni.

«E sai che notizione. La sua tradizione missina vale poco ormai. Qui siamo al parafascismo. Altro che nuova destra».

Ma il Cavaliere è finito?

«Ehhhh. E anche da parecchio. Diciamo dal 2011. Il problema è che nessuno, per ora, può sostituirlo. È stato un osso duro. Chi metti al suo posto?».

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