«SEMBRA una guerra. Tra Firenze e Roma».
Il senatore Antonio Razzi di Forza Italia è fermamente contrario all’abolizione del Senato. O, per la precisione, a una sua «mutazione genetica».
Perché è contrario?
«Prima di tutto per un motivo storico e culturale».
Addirittura.
«Certo. Le nostre terre hanno sempre avuto il Senato. Si pensi all’antica Roma. O anche a certe epoche dell’Italia moderna».
Beh, l’antica Roma è lontana nel tempo…
«Ma nessuno aveva mai messo in discussione un’istituzione così importante».
C’ha pensato Renzi.
«Il fiorentino Renzi contro Roma. Questioni di rivalità».
Lei che cosa vorrebbe?
«Il Senato elettivo».
E perché?
«Perché la gente paga le tasse e ha diritto…».
… di avere 315 privilegiati.
«Macché. E poi chi l’ha detto che devono essere 315?».
Spari una cifra.
«Mica siamo al Luna Park».
Vabbè, ci dica la sua.
«Non era mia, ma di Augusto Minzolini: 400 deputati e 200 senatori».
Meglio che nulla.
«Aspetti. A dire il vero io volevo fare un’altra cosa. Più radicale».
Ce la spieghi.
«In Senato, secondo una mia idea, sarebbe andato solo chi avesse avuto cinque anni di esperienza lavorativa».
Ah. E perché mai?
«Perché chi ha lavorato ha più esperienza, può aiutare i giovani».
E perché non l’ha presentata?
«È incostituzionale».
Insomma, voleva dei saggi veri.
«Certo. Come nell’antica Roma».
I vecchi e i giovani. Come Luigi Pirandello.
«Lasci stare le citazioni dotte. Io, prima di fare il parlamentare, lavoravo nei campi. La mia è famiglia contadina. So che vuol dire faticare. E non ha idea di quanto mi abbia aiutato».
Senatore, le leggi rimbalzavano da Montecitorio a Palazzo Madama…
«Vero. Ma bastava fare le cose insieme. Esempio: una legge costituzionale? Ci riunivamo in una sola Camera. La fiducia? Idem».
Senatore, qui tocca risparmiare.
«Ehhhhhhh, come con le Province dove le spese sono di più».
Voce di popolo: voi di Palazzo Madama siete dei privilegiati.
«Non è vero. Al netto ci metteremo in tasca sì e no 4.800 euro. Io sarei per abolire le Regioni, ecco. E le Province per davvero».
Nuovo Senato con sindaci e rappresentanti del territorio.
«Comico. Vorrei sapere dove sta il risparmio. Che la trasferta non gliela paghi? E poi: come faranno a occuparsi di questioni non inerenti le loro realtà? Suvvia…».
Ma questa riforma passa o no?
«No. I dissidenti del Pd sono venti. Poi ci siamo noi di FI. Verdiniani e alcuni grillini non basteranno. Renzi non ha i numeri».
Chissà che malinconia a Palazzo Madama.
«Beh, qualcuno, tra i funzionari rischia. E magari gli mancano solo tre anni alla pensione…».