Da un dispaccio dell’agenzia Agi

Il presidente turco Erdogan «e la sua famiglia» nonché «le più alte autorità politiche» della Turchia «sono coinvolti» nel «business criminale» del traffico illecito di petrolio proveniente dai territori occupati dall’Isis in Siria e in Iraq: lo ha dichiarato il vice ministro della Difesa russo, Anatoli Antonov.  Antonov ha quindi definito la Turchia «il consumatore principale di questo petrolio rubato ai proprietari legittimi della Siria e dell’Iraq».

Ahi. Qui le cose si complicano. Mi sa che il problema non sono i curdi, come afferma qualche accanito cacciatore di comunisti…