«SOSTIENE Niccolò Machiavelli: per le cose che devi fare consigliati con molti. Per quello che poi vuoi veramente fare, agisci con la tua testa. Ecco, queste parole le ha scritte dopo aver conosciuto Silvio Berlusconi…». Sorride il lucchese Paolo Del Debbio, tra i fondatori di Forza Italia, giornalista di primo piano con il suo «Quinta colonna», nonché ascoltato consigliere di Berlusconi.
Si è davvero strapazzato troppo?
«Lo dice sua figlia. E quindi vale doppio. Di sicuro non si è riposato. Mica cantava un tenore a una festa di paese…».
Comincia la corsa alla successione.
«Sì, vabbè. Calma. Siamo di fronte a una personalità che sarà protagonista dei libri di storia. L’importante è che non ci siano berluschini improvvisati o che qualcuno pensi di trasferire su di sé il consenso del Cavaliere».
Sarebbe operazione legittima…
«Come no?! Basterebbe creare un Ogm con il suo carisma. Un carisma che non è ereditabile».
I cantori: ha una capacità di lavoro incredibile.
«Cantori un corno! È una lampante verità. Berlusconi lavora per cinquanta persone».
Addirittura.
«Addirittura. E aggiungo che lavora come lavorano i geni, non come lavorano i muli. Si dà da fare come cinquanta persone di livello altissimo. E poi bisogna sempre tenere a mente che il genio è moltiplicatore delle capacità di lavoro. Un grandissimo direttore d’orchestra».
Dicono: è stato sfruttato.
«La metterei in modo diverso. Lui è un leader popolare. Come i veri leader si dà in tutto e per tutto al popolo. Ha un rapporto carnale con la gente. Per lui l’elettorato è come il tartufo per i cani».
Però quel ‘cerchio magico’…
«Non ne voglio parlare. Non me ne importa assolutamente nulla. Ci penserà chi di dovere a fare quel che deve fare».
Molti si sono avvantaggiati con lui.
«Grazie. Bella scoperta. Saranno state centinaia di migliaia di persone. Poi, magari, qualcuno avrà certamente cercato di fregarlo…».
Magari se se ne è accorto e si è arrabbiato.
«Può darsi. Ma attenzione: per la mia esperienza posso dire che la sua è un’energia gioiosa. Mai di cattivo umore».
Avrà odiato qualcuno.
«No, nemmeno per idea. E il fatto che non sia capace di odiare fa imbestialire chi, invece, lo odia».
Il capo del Carroccio Matteo Salvini lo ha trattato male…
«Da parte di Salvini non c’è nessun astio. Anzi. Gli riconosce tutti i meriti. E poi, negli ultimi giorni avete visto come predica l’unità del centrodestra?».
Però a Roma…
«Non esiste il centrodestra. Quando si perde potendo vincere…».
Lei è toscano di origini ma ormai milanese…
«Fermo là. Io sono un toscanissimo che sta a Milano…».
Vabbè, perché stima politicamente Berlusconi?
«Perché ha introdotto il bipolarismo. Perché ha introdotto temi liberali nel dibattito politico italiano. Uno su tutti: le tasse. Perché ha spiegato la politica agli italiani. Con semplicità».