Eccolo

Da un’agenzia Agi: Ospite a L’Aria che tira (La7), Massimo D’Alema ha commentato il parallelo tra Craxi e Matteo Renzi: “Craxi era un uomo di sinistra, e infatti era amico di Arafat. Renzi è amico di Netanyahu… Comunque, come ho difeso Craxi, sono pronto a difendere anche Renzi, se dovesse perdere. Perché sarà lasciato solo, […]

Da un’agenzia Agi:

Ospite a L’Aria che tira (La7), Massimo D’Alema ha commentato il parallelo tra Craxi e Matteo Renzi: “Craxi era un uomo di sinistra, e infatti era amico di Arafat. Renzi è amico di Netanyahu… Comunque, come ho difeso Craxi, sono pronto a difendere anche Renzi, se dovesse perdere. Perché sarà lasciato solo, perché sarà debole. E quelli di sinistra non infieriscono sui deboli”.

“Similitudini tra me e Renzi? Io mi dimisi dopo un’elezione regionale. Renzi ora minaccia di dimettersi per il referendum, ma avrebbe potuto e dovuto farlo quando alle amministrative il partito che dirige ha perso un milione di voti. Altro che paralleli: solo io mi sono dimesso”.

“Arrogante? Sì, una certa spocchia intellettuale – ha ammesso D’Alema – mi viene. Ma è un’arroganza politica, non di potere. Succede, quando chi legge libri deve discutere con chi scrive tweet…”.

A parte la discutibile affermazione che la sinistra non infierisce sui deboli (non è più così, ahimè, a parte lodevoli e inevitabili eccezioni), che cosa si può contestare a un ragionamento così lucido?

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