Mica male: «Una prova di coraggio e di indipendenza che merita rispetto e ammirazione». Non c’è che dire. Il Cavaliere sì che cambia verso. Muta linguaggio ed elogia i giudici. Dopo il pronunciamento di ieri sono diventati «coraggiosi». Come passa il tempo. Vi ricordate? «I giudici di Mani Pulite vanno arrestati, sono un’associazione a delinquere con licenza di uccidere che mira al sovvertimento dell’ordine democratico» (16 settembre 1994). Per non parlare di quel 4 settembre 2003. Disse che la magistratura era composta di «persone mentalmente disturbate, altrimenti non potrebbero fare quel lavoro». E gli esempi potrebbero continuare in questa guerra dei vent’anni dai contorni abbastanza foschi. Perché tutti sappiamo benissimo – perdonateci la deformazione professionale – quanto le parole possano essere pesanti e quanto possano indicare una via d’uscita. Magari, chissà, potrebbero essere propedeutiche a una ‘pacificazione’ generale tra due poteri dello Stato che se le son date di santa ragione. Però per far la pace di vuole un fisico bestiale. E tanto coraggio.