Tanto per capire quale crisi epocale vive la sinistra delle riforme e del progresso (quella, in sostanza, che ha dato benessere all’Europa dal 1945), basta leggere le dichiarazioni del dopo-Francia e del dopo-Germania. Tantissimi tirano un “sospiro di sollievo” perché con Fillon e Merkel si arginerebbe la “deriva populista”.

A parte che con questa storia dei “populismi” ci siamo un po’ rotto i cabasisi (facile etichettare, un po’ meno riconoscere i propri errori), sarebbe l’ora di dire la verità.

E cioè che se in tanti (tantissimi) pensano che i migranti siano “invasori”. Che se in tanti (tantissimi) pensano che l’idea d’Europa sia una brutta cosa (uso un eufemismo). Se in tantissimi parlano di “sinistra champagne” un motivo ci sarà (al netto del “sentito dire”, cifra stilistica di questi ultimi venti anni).

Il motivo è chiaro: se sei di sinistra non puoi “tifare” Fillon perché Fillon è un ultraliberista che ha come modello la Thatcher. Al confronto Sarkò è un’educanda.

Se sei di sinistra non puoi tifare Blair e dire che Corbyn è un fesso. Perché Blair ha snaturato completamente il mitico Labour mentre Corbyn lo sta riportando alle origini (difesa dei più deboli).
Se sei di sinistra, non puoi assolutamente gioire per la Merkel perché la Merkel ha fatto quel che ha fatto alla Grecia e all’Europa meridionale.

La notte della sinistra sarà ancora lunga. La Spd, esempio a caso, vuol candidare Schulz. Meglio mi sento. E intanto lugubri ombre brune si allungano su quel che era il Continente più bello del mondo…