Alle solite

VABBE’, siamo alle solite. Si spia dal buco della serratura e, zac!, scoppia l’indignazione generale. Un po’ come quando il potente di turno si rilassa e si mette un dito del naso. Sgradevole, ma quella macchina o telecamera sempre puntata addosso comincia a essere un po’ troppo, diciamo, invasiva. Con ciò, mica vogliam dire che […]

VABBE’, siamo alle solite. Si spia dal buco della serratura e, zac!, scoppia l’indignazione generale. Un po’ come quando il potente di turno si rilassa e si mette un dito del naso. Sgradevole, ma quella macchina o telecamera sempre puntata addosso comincia a essere un po’ troppo, diciamo, invasiva. Con ciò, mica vogliam dire che siamo tifosi del ‘Trump de’ noantri’. Per carità. A noi giornalisti ci ha etichettato in tutti i modi. Tra i più gentili ci furono il «cafoni e imbecilli» quando ancora era primo cittadino di Salerno. Per non parlare delle altre ‘esternazioni’ poco carine nei confronti dei suoi avversari politici, lui che da dalemiano è passato a Bersani e infine a Renzi (insomma, su parecchi carri del vincitore). Ma questa litanìa della ‘dichiarazione rubata’ ha stuccato. Provare a fare i giornalisti no, eh?

Bersani bindi D'Alema de luca Ghidetti