SE NON ora, quando? Oppure: il tempo stringe, datevi una mossa se no Matteo Renzi farà di voi un sol boccone. Il centrodestra è al classico bivio. O ritrova la sua ragione sociale o se, invece, continua nella guerra per bande è destinato alla catastrofe se non, peggio ancora, all’irrilevanza e alla marginalità. Direte: ma c’è Matteo Salvini che con la sua Lega ‘italianizzata’ sta mietendo successi a iosa. Calma. Non dimentichiamo che l’elettorato di centrodestra è moderato e venato da tinteggiature che richiamano (a torto o a ragione) alle tradizioni laico-socialiste. A quella ‘Terza Italia’ che tentava di farsi strada – spesso maldestramente – tra le chiese democristiana e comunista. Una dote di voti che non ama molto le bandiere brune di Casa Pound e che mal tollera i toni troppo alti. E non solo. Salvini, ritenuto invincibile sino a pochi giorni addietro, ora ha due oggettive e dolorosamente classiche spine nel fianco. La prima è la fine dell’amor concorde con il sindaco di Verona Flavio Tosi. Il quale, se si presentasse con una lista tutta sua, certamente favorirebbe in Veneto la pur sciapissima candidata del Pd Alessandra Moretti. Anzi, la farebbe probabilmente vincere nonostante i supposti meriti di Luca Zaia. Dall’altra, Salvini può alzare più a fatica il ditino e dar meno lezioni verso il centrodestra perché Silvio Berlusconi è uscito indubbiamente rafforzato dall’assoluzione sul caso-Ruby.

ECCO, senza esagerare, molto dipenderà dal Cavaliere. Leadership usurata, inutile ripeterlo. Potere mediatico indebolito dallo straripante Renzi. Ma, di fatto, figura che, ancor oggi, potrebbe mettere le basi per rilanciare il disastrato centrodestra. Magari non in prima persona. Magari con una vigorosa opera di moral suasion.
Inoltre, da non sottovalutare le truppe alfaniane. Ncd non è un partitone. Ma è certamente importante in alcune realtà. A esempio in Campania, dove le percentuali parlano di un 8-8,5 per cento decisivo (laddove peraltro Vincenzo De Luca, Pd con alle spalle un repertorio ‘law and order’, pare destinato a una marcia trionfale).
Insomma, la palestra si potrebbe aprire. Ma ci vogliono atleti e allenatori. Decisi a fare spogliatoio.