E’ un 2013 particolare per i Pirati di Rimini che, davanti, hanno l’ultima chance per portare a casa un trofeo. Stagione particolare nella quale hanno perso, per un incidente piuttosto serio, anche il loro capitano Crociati. Avrebbero voluto dedicare qualcosa al loro sfortunato capitano, i Pirati, ma in questo 2013…

La stagione parte con la finale della Coppa Italia 2012. Si gioca a fine marzo, con un po’ di ritardo sull’anno solare. Si gioca a Rimini: vince la Fortitudo Bologna.

A inizio agosto finale di Coppa dei Campioni. Da una parte la Fortitudo Bologna, dall’altra Rimini. Per sorteggio si gioca la prima al Gianni Falchi (gara senza storia, discutibile la scelta di Catanoso di dare per perso il match dopo pochi inning), gara-due ed eventuale bella a Rimini.

Non c’è bisogno della bella: quando Rimini comincia a pregustare l’idea di portare la finale di Coppa dei Campioni a gara-tre, il fuoricampo della Fortitudo che, sullo slancio, completa anche l’operazione sorpasso. Siamo sempre a Rimini, ma festeggia Bologna.

Finale scudetto: Rimini espugna due volte San Marino. Basta un successo, nelle gare successive, per portare a casa lo scudetto. Si gioca nella tana dei Pirati. San Marino vince gara-tre, pareggia con gara-quattro. Sorpassa e si porta a casa lo scudetto con gara-cinque. Siamo a Rimini, festeggia San Marino, al terzo scudetto consecutivo.

Ora finale di Coppa Italia 2013: contro Nettuno. L’ultima chance per i Pirati in una stagione dove, pur essendo sempre arrivati fino in fondo, hanno lasciato che a festeggiare, sul diamante, fossero gli avversari.