Martina, il Nettuno d’oro e il ruolo di ambasciatrice

Stavolta di pazzo c’è ben poco. E’ un lancio assennato e, se ci passate la metafora, pure vincente. E’ un lancio che riguarda Martina Grimaldi, la regina del nuoto di fondo nazionale e internazionale. Nazionale e internazionale, ma nata a Bologna, legata alla sua città, alle sue tradizioni e, perché no, anche ai tortellini (rigorosamente […]

Stavolta di pazzo c’è ben poco. E’ un lancio assennato e, se ci passate la metafora, pure vincente. E’ un lancio che riguarda Martina Grimaldi, la regina del nuoto di fondo nazionale e internazionale. Nazionale e internazionale, ma nata a Bologna, legata alla sua città, alle sue tradizioni e, perché no, anche ai tortellini (rigorosamente in brodo).

Franco Caniato, responsabile delle pagine sportive de il Resto del Carlino, oggi ha dedicato un bel servizio a Martina. Franco ha chiesto che Bologna riconosca a Martina il Nettuno d’oro, che è la massima onorificenza assegnata ai bolognesi illustri.

Che Martina sia una bolognese illustre ormai è fuori discussione, che sia una ragazza che porta in giro il buon nome di Bologna è innegabile. Caniato chiede il Nettuno d’Oro. Tempo fa, al ritorno di uno dei tanti successi in giro per il mondo, il sindaco donò un mazzo di fiori a Martina, assicurando che avrebbe studiato per lei un ruolo particolare. Anzi, un ruolo che l’amministrazione aveva già progettato: quello ambasciatrice di Bologna in giro per il mondo.

E’ il momento di stringere i tempi: Martina continua a nuotare sorridente e felice. Vince (spesso) e perde (raramente), ma si rialza sempre prontamente, perché, come figlia di questa terra, è una che non molla mai.

Riconoscere il suo talento con un premio sarebbe un vanto per le Due Torri. Perché Martina Grimaldi è una delle eccellenze di una Bologna capace ancora di produrre idee, talenti e speranze. Abbiamo la fortuna di avere un talento straordinario come Martina, valorizziamola allora